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Banche mondiali, a dicembre 2012 mancavano all’appello 115 mld per soddisfare Basilea 3

Il Comitato di Basilea ha reso noto i risultati del monitoraggio sui dati di fine 2012 sui requisiti di Basilea 3 – Da giugno 2012 i grandi istituti migliorano – Ma le banche europee pesano per il 61% delle risorse mancanti – Bundesbank: “Primi 7 istituti in regola, mancano 14 miliardi per via dei requisiti aggiuntivi per gli istituti internazionali”

Banche mondiali, a dicembre 2012 mancavano all’appello 115 mld per soddisfare  Basilea 3

Alle grandi banche mondiali mancano all’appello 115 miliardi di euro per soddisfare i requisiti di Basilea 3. Lo indica il Comitato di Basilea che ha effettuato il monitoraggio sui dati di fine 2012 (ossia assumento che le banche avessero adottato completamente i criteri di Basilea 3 a quella data). Alle banche di dimensioni minori (122 istituti) mancano 25,6 miliardi. I requisiti di Basilea 3 prevedono sul fronte della solidità che venga raggiunto dagli istituti il livello minimo di core capital del 7% ed entreranno in vigore dal 2019 ma sono già richiesti dal mercato per i grandi istituti. La stima del deficit patrimoniale include anche i cuscinetti addizionali di capitale richiesti per le banche più grandi, quando applicabili. Sul fronte degli istituti più piccoli, sempre a livello aggregato, l’ammontare mancante  è risultato in aumento rispetto alla rilevazione precedente. Tuttavia, l’incremento è dovuto soprattutto al fatto che il campione di banche è cresciuto rispetto alla rilevazione precedente.

Non si tratta nel complesso di una situazione allarmante: la buona notizia è che il monitoraggio sulle 101 banche internazionali ha registrato un miglioramento di 82,9 miliardi rispetto alla precedente rilevazione e che queste banche hanno realizzato utili netti prima della distribuzione dei dividendi di 419 miliardi di euro nel 2012.

Si nota però che a fare la parte del leone però tra i grandi gruppi sono le banche europee. Secondo i dati forniti dal comunicato diffuso dall’Eba (European banking authority) le 42 banche europee pesano per l’61% dei 115 miliardi che mancano all’appello, il che significa che rispetto ai dati di fine 2012 devono recuperare capitali per 70,4 miliardi circa. Una cifra in riduzione comunque di 29 miliardi rispetto a giugno 2012.

Questa mattina un comunicato della Bundesbank ha rilevato che le banche tedesche rispettano i nuovi criteri per il capitale primario fissato dagli accordi internazionali di Basilea3: i primi sette istituti di credito nazionali alla fine del 2012 avevano in media una percentuale di capitale primario pari al 7%. Ciononostante, spiega la Bundesbank, per via della natura internazionale degli istituti sopra citati, che fa alzare la percentuale di capitale primario richiesta tra l’1 e il 2,5%, all’appello mancherebbero ancora 14 miliardi di euro, da reperire entro il 2021. Altri 35 istituti di credito, di dimensioni più contenute, hanno invece una percentuale media di capitale primario dell’8,9%, ben al di sopra del limite richiesto.

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