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Banche e Borsa dribblano il terremoto e Generali regge

Dopo un avvio di seduta freddo, Piazza Affari corre grazie al rally delle banche e Unicredit è anche oggi la stella con un rialzo che a fine mattina sfiora il 5% – Gli effetti del terremoto su Generali dovrebbero essere modesti e il titolo tiene – Scintille di Mediaset e Mondadori – Crolla la Roma.

Passa in terreno positivo Piazza Affari dopo un avvio freddo. A favorire la corsa è il rally dei titoli bancari, in recupero dopo la settimana nera. A metà giornata l’indice Ftse Mib segna +0,70%, attorno a 16.900 punti. In rialzo anche gli altri indici europei: il Dax sale dello 0,30%, il Cac40 dello 0,5% e l’Ibex dello 0,77%. In ribasso Londra (-0,2%).

Alla vigilia della conferenza di Jackson Hole il dollaro è in lieve rialzo rispetto all’euro e allo yen. Il cambio euro/dollaro viaggia ora a 1,1292, l’euro/yen a 113,117 e il dollaro/yen a 100,162. 

A mettersi in luce un Europa sono gli istituti di credito, l’indice Stoxx di settore è in rialzo del 2%. Société Générale sale del 2,2%. A Madrid Banco Santander avanza del 2,1%, Banco de Bilbao +1,8%. 

In Italia i riflettori sono puntati su Unicredit (+4,7%). Domani ci dovrebbe essere l’incontro dei vertici della banca con Michal Krupinski, l’amministratore delegato della compagnia assicurativa polacca PZU, interessata a rilevare fino al 33% di Bank Pekao, soglia dell’Opa obbligatoria. L’ad Jean Pierre Mustier sembra orientato a crede anche Pioneer, la sua controllata attiva nel risparmio gestito.

MontePaschi guadagna l’1%. Oggi è stata annunciata l’uscita dall’indice Europe Stoxx 600. La Repubblica scrive che JP Morgan sta studiando un piano B, ovvero un anchor investor che sottoscriva una quota significativa dell’aumento di capitale.

Bene le ex popolari: Ubi Banca +1,2%, Banca Pop. Emilia +2,4%, Banca Pop Milano +1,4%, Banca Popolare +1,4%.

Generali guadagna lo 0,4%, Unipol Sai -0,7%. Gli impatti sulle compagnie assicurative del terremoto di stanotte a Rieti dovrebbero essere modesti. Il sisma dell’Aquila era costato a Generali 100 milioni di euro di risarcimenti, all’80% coperti dalla riassicurazione.

L’altro tema forte di Piazza Affari continua ad essere Mediaset (+3,7%). Fininvest ha chiesto a Vivendi un risarcimento di 570 milioni di euro per la mancata acquisizione di Mediaset Premium. Secondo indiscrezioni di stampa, ci sarebbero infatti alcuni operatori cinesi interessati a comprare la Pay TV italiana con l’obiettivo di crescere all’estero. 

Tra questi vengono segnalati Phoenix e LeTv. Ora si attende la risposta di Vivendi che giovedì riunisce il suo Cda sui conti del secondo trimestre. Gli analisti vedono un secondo trimestre in miglioramento per la società presieduta da Vincebt Bolloré. I ricavi sono attesi stabili (+0,03%) a 2,6 miliardi, l’ebitda a 351 milioni, l’utile operativo a 109 milioni e l’utile netto a 192,6 milioni (+1% circa). 

Avanza anche Mondadori (+3%). Moncler accelera in rialzo dell’1,2%. La griffe del lusso sarà inserita a settembre entrerà nell’indice Europe Stoxx 600, da cui, oltre a Mps, è in uscita Unipol.

Il petrolio Brent è in calo dell’1,1% a 49,4 dollari. I dati preliminari diffusi ieri sera mostrano che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono salite di oltre 4 milioni di barili. Il Wti, invece, perde l’1,6%, ed è tratta a 47,3. Eni segna un calo dello 0,2%. Saipem +0,4%, Tenaris +0,1%.

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