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Banche, conti correnti: occhio ai nuovi costi sugli interessi

Il conteggio degli interessi, debitori e creditori, è diventato da trimestrale ad annuale, ma gli interessi debitori devono essere pagati il 1°marzo di ogni anno – L’accredito avviene solo previa autorizzazione del correntista – In caso di mancato pagamento scattano azioni di recupero.

Attenzione alle novità in arrivo sui conti correnti perché il rischio è quello di pagare a caro prezzo la mancata conoscenza della nuova normativa.

Il 3 agosto del 2016 è stato approvato un decreto del ministero dell’Economia relativo a “modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria”. In parole povere sono stati introdotti dei cambiamenti relativi alla tempistica e alla modalità di pagamento degli interessi di conto corrente e di aperture di credito che si applicano sugli interessi maturati dal 1°ottobre.

Il conteggio degli interessi, debitori e creditori, è diventando da trimestrale ad annuale. La scadenza è stata fissata al 31 dicembre di ciascun anno. Non solo, in base a quanto stabilito gli interessi creditori, vale a dire quelli attivi per il cliente, devono essere accreditati sul conto al 31 dicembre, mentre quelli debitori devono essere pagati alla banca il 1°marzo dell’anno seguente a quello in cui vengono maturati.

Quest’ultimo punto è fondamentale anche perché, in base alla nuova normativa, al 1° marzo di ogni anno, il debito non verrà più pagato in maniera automatica tramite un addebito dell’importo sul saldo, ma deve passare attraverso un’autorizzazione diretta del cliente.  Se il correntista dice di no, il debito dovrà comunque essere saldato in maniera tempestiva tramite un’altra modalità stabilita in accordo con la banca.

In caso di mancato pagamento scatteranno azioni di recupero del credito da parte del proprio istituto con tassi d’interesse parecchio onerosi (possono superare il 10%).

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