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Banca Passadore e Fondo italiano d’investimento per la creazione di nuovi campioni nazionali

Su iniziativa della Banca Passadore, il Fondo italiano d’investimento della Cdp ha presentato a Firenze il bilancio dei suoi primi due anni d’attività per lo sviluppo delle imprese e la creazione di nuovi campioni nazionali: 29 gli investimenti diretti già realizzati in aziende e 15 quelli in fondi che operano per la crescita – Contattate 1.190 società

Banca Passadore e Fondo italiano d’investimento per la creazione di nuovi campioni nazionali

L’importante non è solo nascere ma soprattutto crescere: è questo che serve alle imprese italiane per competere sui mercati di tutto il mondo. Da questo punto di vista comincia a dare i suoi frutti l’attività del Fondo italiano di investimento, controllato dalla Cdp, che si avvia a compiere i suoi primi due anni di vita con un bilancio lusinghiero. L’occasione per fare il punto sul Fondo e spiegarne le potenzialità è stata un’iniziativa promossa a Firenze dalla Banca Passadore, antica banca privata e indipendente che opera al servizio della clientela individuale e delle aziende.

In questo momento – hanno detto sia Passadore che i vertici del Fondo – per le aziende sane è essenziale cogliere tutte le occasioni di sviluppo e approntare progetti di crescita sostenibili e lungimiranti. Il Fondo sta facendo la sua parte, come hanno spiegato il presidente Marco Vitale e l’ad Gabriele Cappellini. Dopo aver raccolto 1,2 miliardi di euro, il Fondo, che è gestito da una Sgr, ha cominciato a selezionare imprese con un fatturato tra i 10 e 250 milioni di euro che abbiano una forte vocazione internazionale e soprattutto chiare ambizioni di crescita. In queste il Fondo assume partecipazioni di minoranza e accompagna la crescita (“Siamo soci e non solo finanziatori”).

In due anni sono stati attivati 1.190 contatti con aziende in funzione di investimenti diretti o indiretti (attraverso fondi di private equity). Per gli investimenti diretti sono attualmente in analisi 140 società e sono in corso 15 due diligence ma sono già stati sottoscritti 26 investimenti e altre 3 sono già stati deliberati dal cda. Per gli investimenti indiretti attraverso private equity che sostengono le aziende italiane in fase di sviluppo sono state raccolte oltre 100 opportunità di investimento e individuati 13 fondi già committed e altri due deliberati dal cda.

In totale sono deliberati investimenti per 587 milioni di euro, pari alò 53% del capitale disponibile. “Vogliamo contribuire a far crescere le aziende più dinamiche e a creare nuovi campioni nazionali” ha commentato Cappellini, facendo intendere che presto arriveranno altre novità.

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