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Banca online Widiba (Mps) rimborsa i clienti e fa pace con l’Antitrust: conto corrente gratis per sempre, anzi no

L’offerta del conto corrente gratis doveva essere perpetua, ma è durata solo sei anni – L’Autorità ha chiesto impegni anche nei confronti dei titolari dei depositi vincolati

Banca online Widiba (Mps) rimborsa i clienti e fa pace con l’Antitrust: conto corrente gratis per sempre, anzi no

“Conto corrente gratis per sempre”: era questa la promessa di Widiba, la banca online del gruppo Mps. L’offerta, però, è durata solo sei anni: dal 2015 al 2021. Poi i clienti che avevano aderito si sono visti addebitare dei costi, con tanti saluti al “conto corrente gratis per sempre”. Per questa ragione, l’Antitrust ha imposto a Widiba a rimborsare tutti i clienti che hanno subito questo trattamento.

Depositi vincolati: l’impegno di Widiba

Non solo: l’Autorità ha chiesto impegni anche nei confronti dei titolari dei depositi vincolati, ai quali nel maggio del 2021 era stato comunicato che, in caso di recesso, sarebbe saltato il beneficio della remunerazione extra offerta dal contratto. A chi è rimasto cliente, perciò, Widiba concederà un nuovo termine di 30 giorni per il recesso: se sarà esercitato, la Banca riconoscerà, “in deroga a quanto previsto dal contratto, gli interessi previsti per le somme vincolate dall’inizio del vincolo fino alla data di efficacia del recesso”, si legge nel bollettino dell’Antitrust. Ai clienti già usciti la banca online comunicherà invece il “ricalcolo degli interessi maturati, riconoscendo loro la differenza tra gli interessi ‘vincolati’, maturati alla data di efficacia del recesso dal contratto, e quelli ‘ordinari’ effettivamente percepiti”.

Il giudizio positivo dell’Antitrust

L’Antitrust ritiene “che gli impegni proposti” da Widiba “siano idonei a sanare i profili di possibile illegittimità di entrambe le pratiche commerciali contestate nella comunicazione di avvio del procedimento”. In particolare, “le misure proposte da Widiba appaiono idonee, oltre che a far cessare le condotte oggetto del procedimento, a porre rimedio agli effetti delle stesse, essendo quindi caratterizzate da un significativo valore aggiunto in termini di tutela dei consumatori”.

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