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Autovelox, in arrivo nuove regole su velocità, distanza, multe e ricorsi. Ecco cosa cambia

Dopo 14 anni di discussione, le nuove regole sugli autovelox diventano realtà: il testo verrà pubblicato martedì 28 maggio in Gazzetta Ufficiale. Ecco i dettagli

Autovelox, in arrivo nuove regole su velocità, distanza, multe e ricorsi. Ecco cosa cambia

Arrivano le nuove regole per gli autovelox: il decreto fortemente voluto dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, verrà pubblicato domani martedì 28 maggio in Gazzetta Ufficiale. Le principali novità riguardano l’autorizzazione per l’installazione, la segnaletica e i limiti di velocità. Vediamo cosa cambia per gli automobilisti.

Stretta sugli autovelox: le novità del decreto

Il decreto, atteso fin dal 2010, entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, poiché non è presente la clausola d’immediato vigore.

Regole più stringenti per l’uso e la collocazione degli autovelox

La stretta interesserà soprattutto i Comuni, che non potranno più decidere autonomamente dove posizionare i dispositivi di controllo della velocità. Saranno infatti i prefetti a stabilire le postazioni degli autovelox, compresi i dispositivi mobili montati su treppiedi utilizzati dalla polizia locale (prima i sindaci potevano agire in piena autonomia). I Comuni dovranno inoltre fornire documentazione che attesti un elevato tasso di incidenti causati dall’alta velocità per giustificare l’installazione di nuovi autovelox.

Gli autovelox non potranno più essere collocati ovunque. Nei centri abitati sarà vietato installarli su strade con limiti di velocità inferiori a 50 km orari. Fuori città, i dispositivi non potranno essere posizionati su tratti con limiti inferiori di più di 20 km/h rispetto a quelli previsti dal Codice della strada. Ad esempio, nelle strade extraurbane con limite di 110 km/h, non si potranno utilizzare autovelox per limiti inferiori a 90 km/h. Tutti i dispositivi che non rispettano questi criteri dovranno essere rimossi o disattivati. Sono previste deroghe solo in casi molto specifici, come in caso di “criticità di tracciato plano-altimetrico”.

Distanze minime e nuove regole per le segnalazioni

Sono previste distanze minime tra un dispositivo e l’altro (diverse in base al tipo di strada), per evitare che l’automobilista prenda una multa dietro l’altra. Se nel giro di un’ora si ricevono più multe sullo stesso tratto di strada, se ne pagherà solo una, quella più grave aumentata di un terzo.

Sulle strade extraurbane, i dispositivi dovranno essere segnalati almeno un chilometro prima, mentre si scende a 200 metri prima su quelle urbane di scorrimento e a 75 metri in tutte le altre.

Tempi di adeguamento e il nodo dell’omologazione

I Comuni avranno un anno di tempo per mettere in pratica le nuove regole. Trascorso questo periodo, gli autovelox non conformi saranno disinstallati fino all’adeguamento alle nuove disposizioni. Ma attenzione: le multe che rileveranno saranno comunque valide durante questo periodo di adeguamento. Resta ancora da chiarire il problema dell’omologazione dei dispositivi, sollevato da una recente sentenza della Corte di Cassazione. Ad aprile, infatti, la Corte ha annullato una multa per eccesso di velocità poiché il dispositivo era autorizzato ma non omologato, aprendo la possibilità di presentare ricorso contro le sanzioni emesse tramite questi autovelox. Salvini ha dichiarato l’intenzione di risolvere questo problema entro l’estate con il nuovo Codice della strada anche perché fino ad allora tutte le multe emesse con dispositivi non omologati saranno potenzialmente contestabili.

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