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Auto: Nissan e Volvo, utili da record nel 2017

La casa svedese ha registrato il record di vendite, superando del 7% quello stabilito nel 2016 – I giapponesi hanno beneficiato della riforma fiscale Usa, anche se hanno dovuto abbassare i target dopo lo scandalo delle certificazioni: “In compenso vola la domanda di minicar”.

Auto: Nissan e Volvo, utili da record nel 2017

Ottimi risultati pubblicati da due case automobilistiche, la svedese Volvo e la giapponese Nissan. In particolare Volvo Cars ha annunciato un aumento record dell’utile operativo del 27% a 14 miliardi di corone (1,4 miliardi di euro) mentre l’utile netto del gruppo è salito del 34% a 7,96 miliardi di corone e il fatturato del 17% a 210,9 miliardi di corone. “Il 2017 è stato il quarto anno consecutivo di crescita per Volvo Cars”, ha dichiarato il ceo Hakan Samuelsson in una nota. Il marchio ha venduto oltre 571.000 veicoli nel 2017, il 7% in più rispetto al record del 2016. Nel 2018, il gruppo sperimenterà “una continua crescita di reddito e vendite”, ha aggiunto Samuelsson. Volvo Cars ha fissato l’obiettivo di raggiungere 800.000 veicoli venduti all’anno nel 2020. Il gruppo di Goteborg ha anche annunciato all’inizio di luglio che, dal 2019 lancerà solo modelli elettrici o ibridi.

Molto bene anche il 2017 di Nissan, che ha annunciato di aver chiuso i primi nove dell’anno fiscale 2017/18 con un balzo del 40% dell’utile grazie alla riforma fiscale degli Stati Uniti, ma che allo stesso tempo continua a risentire dello scandalo delle ispezioni sulle auto rivelato lo scorso anno. Così Nissan ha nuovamente abbassato il target di utile operativo a 565 miliardi di yen (4,2 miliardi di euro), anzichè 645 miliardi, con un calo del 24% in un anno, citando anche “un rallentamento nella crescita delle vendite e negli aggiustamenti delle scorte nel mercato statunitense”. Durante il periodo aprile-dicembre, l’utile netto è stato pari a 578,1 miliardi di yen, contro i 414,2 miliardi di yen dell’anno precedente. Tolti gli effetti della riforma fiscale, l’utile operativo è sceso del 27,6% a 364,2 miliardi di yen. Dopo lo scandalo certificazione Nissan ha dovuto anche sospendere temporaneamente nel mese di ottobre una parte della produzione nelle fabbriche del paese.

In Giappone, le vendite sono state influenzate da questo problema, ma “la forte domanda di minicar” ha permesso al gruppo di registrare un aumento di volume del 9,7%. Per l’intero anno che termina alla fine di marzo, la riforma fiscale statunitense ha consentito a Nissan di aumentare la proiezione dell’utile netto a 705 miliardi di yen (+6,3%), invece di 535 miliardi precedentemente scontati , mentre il fatturato e’ ancora previsto a 11.800 miliardi di yen (+ 0,7%).

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