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Audiobook, podcast ed ebook sonori: libri da leggere ma anche da ascoltare

Il futuro degli ebook è nell’audio? In effetti audiobook, podcast e libri con colonna sonora non sono più stravaganze ma fenomeni che stanno uscendo da una nicchia per diventare mainstream – Leggere e fenomenologia del leggere – Verso il metaconsumo – Gli audiolibri crescono a tassi cinesi – 50 milioni di americani scaricano e ascoltano contenuti in podcast – L’ultima pazza novità dell’editoria è il libro con colonna sonora

Audiobook, podcast ed ebook sonori: libri da leggere ma anche da ascoltare

Come leggere di più

Il sonoro entra sempre più nella dieta mediatica dei lettori di libri, di giornali e di periodici. Audiobook, podcast e libri con colonna sonora non sono più stravaganze di qualche impallinato, ma fenomeni che stanno uscendo da una nicchia per diventare mainstream.

Alexandra Alter, che copre per il NYTimes il mondo dei libri dopo averlo fatto per il “Wall Street Journal”, è una delle insider più brillanti del settore. Ogni settimana sul podcast del “New York Times Book Review” rilascia un’intervista alla conduttrice Pamela Paul sullo stato dell’industria. In una di queste stimolanti conversazioni la Paul, piuttosto stupita dalla preparazione della giornalista, le ha chiesto: “come fai a leggere tutti i libri di cui parli?”. La Alter ha risposto senza pensarci troppo che da quando esiste il Kindle e l’iPhone la sua capacità di lettura è cresciuta a dismisura.

Riesce a leggere ovunque con il Kindle, specialmente negli spostamenti da casa al lavoro o per lavoro, e quando non può leggere per forza maggiore, ascolta gli audiobook e i podcast sul proprio iPhone. Un’attività che svolge anche mentre stira le camicette e i grembiuli dei figli. Grazie a questi gadget il tempo di lettura è  cresciuto tantissimo, permettendole tra l’altro di svolgere meglio il proprio lavoro.

Leggere e fenomenologia del leggere

Può esserci uno spot migliore per il Kindle e per l’iPhone di quello della Alter? Altro che odore del libro, piacere dello sfogliare le pagine fruscianti e via dicendo di queste sensazioni proustiane a cui si attaccano i diaconi della carta. Qui si parla di triplicare concretamente la propria capacità di lettura grazie a un approccio ibrido, saggio e non religioso al contenuto che consiste nello scambiare il mezzo di lettura a seconda delle circostanze come il nostro Giolitti scambiava socialisti e cattolici secondo necessità.

Quante sciocchezze si sentono e si leggono sul fatto se sia meglio l’ebook o il libro, quando il punto vero di tutto è leggere di più e soprattutto riuscire a trovare il tempo di leggere di più. Il marchese di Sade scriveva con una calligrafia minutissima su dei fogli minutissimi che gli erano razionati, il suo problema non era il mezzo di scrittura, ma la scrittura. In molti dibattiti su libro contro ebook si confonde la sostanza del leggere con la sua fenomenologia. Se insieme il libro, l’ebook, l’audiobook o quello che sarà riescono a farci leggere di più, perché respingerli? È per questo che Amazon ha in mente di aprire 400 librerie. Diamine, lo fa per allargare il mercato, una faccenda che è nell’interesse di tutti.

Verso il metaconsumo

A questo proposito, quei geni di Amazon hanno avuto un paio di pensate da oscar. La prima, un programma che si chiama Kindle MatchBook, è questa: al costo di un libro, o per un euro in più, puoi scaricare anche l’ebook, così da poter leggere su entrambi a staffetta. Purtroppo pochissimi editori hanno aderito a questo programma, perché quei volponi degli editori ci vogliono vendere più volte la stessa roba. Ma come diceva il compianto David Carr: “Porca miseria, quante volte dobbiamo compare lo stesso contenuto?”. Ma gli editori non sono gli unici a volerci far comprare lo stesso contenuto come se il suo valore risiedesse unicamente nel mezzo materiale o non materiale con cui viene consumato. Taxi Driver lo abbiamo visto in sala, poi lo abbiamo acquistato in VHS, quindi in DVD, dopo in Blue Ray e infine lo paghiamo sui servizi di streaming. Abbiamo acquistato per cinque volte sempre lo stesso contenuto.

La seconda cosa è ancora più audace perché coinvolge anche Audible, il maggior produttore di audiolibri del pianeta. Si chiama Whyspersinc for Voice e consiste nel sincronizzare il punto di lettura raggiunto sul Kindle Fire o sulle sue app con la traccia audio dell’audiolibro così da passare dall’uno all’altra in assoluta continuità tra lettura ed ascolto e tra ascolto e lettura. Provare per credere. Inizi a leggere sul divano e continui ad ascoltare mentre guidi verso il supermercato e riempi il carello di prodotti. Quando torni a casa, riprendi il Kindle sul divano dal punto a cui lo hai lasciato quando hai chiuso l’ascolto.

Se la lettura può avere un futuro, quel futuro è questo, conquistarsi i tempi morti. Chi ne ha la passione e la voglia, può veramente consumare un contenuto indipendentemente dalla circostanza e dal mezzo. Siamo veramente nell’epoca del metaconsumo.

Gli audiolibri

Stephen King ha raccontato che per invogliare i suoi tre figli a leggere i libri, gli passava 20 dollari se questi gli consegnavano la cassetta con la registrazione di un romanzo letto ad alta voce. Lo scrittore ascoltava sul suo walkman le cassette registrate dai ragazzi mentre era in movimento. Nel 1999 in una di queste passeggiate fu investito da un camioncino che lo lasciò piuttosto malconcio, come il grande scrittore racconta nel suo libro On Writing. Con un piccolo investimento King riusciva ad ottenere un duplice scopo: far leggere di più i figli e tenere il passo con le novità editoriali. Nessuno hai mai dubitato della genialità di questo insuperato narratore. Sul NYTimes ha raccontato che nel sistemare la cantinetta della sua abitazione nel Maine ha trovato un numero impressionante di cassette registrate dai figli.

L’evoluzione di quelle primitive cassette sono gli audiolibri scaricabili dalle librerie online, prima fra tutti Audible, e ascoltabili su qualsiasi dispositivo mobile anche a tecnologia jurassica. Quello che Stephen King faceva in magnifica solitudine, adesso viene effettuato da milioni di persone: mettersi le cuffie e premere sul pulsante “play” e lasciarsi andare all’ascolto della lettura, in genere di ottima qualità. È un po’ il concetto di personal assistant che inizia a fare capolino nell’industria culturale.

Oggi gli audiolibri e gli ascoltatori di libri crescono a tassi “cinesi” che un tempo era quelli degli ebook, oggi entrati in terreno negativo almeno per quelli pubblicati dagli editori tradizionali. Gli ebook di una nuova generazione di scrittori e di editori, che nessuno rileva, invece continuano a crescere a buoni ritmi, stando a quello che ci fa intuire Amazon. Come una volta esisteva la Cremlinologia, che cercava di decodificare segnali misteriosi provenienti dalle sfilate sulla piazza Rossa, oggi esiste l’Amazonologia che tenta di decifrare i segnali che provengono dal colosso di Seattle.

Sul “New York Times” del 23 dicembre 2015, in un articolo dal titolo Looking Back at 2015 in Book Publishing, Alexandra Alter ha scritto “Audiobooks are the new e-books”. Nei primi otto mesi del 2015 i cosiddetti downloaded books (per non confonderli con quelli su CD) hanno raggiunto il ragguardevole numero di 26mila titoli e sono cresciuti del 38% rispetto al 2014 a fronte di un calo dell’11% della vendita di ebook da parte dei 1000 editori che aderiscono alla Association of American Publishers.

Alcuni osservatori si spingono a pensare che certi lettori stanno passando dalla lettura digitale all’ascolto digitale. Chiunque abbia uno smartphone (circa 2 miliardi di persone) ha la possibilità di diventare un ascoltatore digitale. Il formato audio, che non risente del dumping dei prezzi dell’ebook, piace ai grandi editori che lo stanno pompando parecchio, mentre bastonano l’ebook.

Podcast

Il podcast è un altro fenomeno sbalorditivo. Nato una decina di anni fa, senza troppe ambizioni, con lo scopo di distribuire contenuti sonori di qualsiasi tipo in streaming o in download, assomiglia molto a un programma radiofonico in differita. Patrocinato in primo luogo dalla Apple, arrivata a preinstallare sui propri dispositivi una specifica applicazione non cancellabile (Podcast), si è diffuso al pari dell’audiobook e oggi 50 milioni di americani scaricano e ascoltano contenuti in podcast. Funziona in modo molto semplice: un lettore si abbona a un podcast e riceve, a seconda della sua periodicità, sul proprio dispositivo una nota che l’avverte che un nuovo contenuto è disponibile. A quel punto è ascoltabile. E adesso il podcast sta sfondando nel mondo del business come una delle nicchie più interessanti anche per gli investitori pubblicitari. Un fenomeno che è stato notato e commentato anche da “The Economist”.

Uno dei podcast più seguiti è proprio quello del magazine liberale di Londra. Su abbonamento e anche à la carte il periodico londinese offre tutti gli articoli di ogni numero, letti da ad alta voce da professionisti. Il responsabile di questo servizio ha dichiarato che un abbonato, particolarmente visionario, ascolta il podcast o un articolo mentre nuota in piscina. Prima doveva scegliere se fare l’una o l’altra cosa, adesso le può svolgere in simultanea. Questo matrimonio tra nuotare e leggere è proprio una manifestazione dei nostri tempi! Forse l’essenza della tecnologia è proprio questa: permettere alle persone di fare quello che desiderano indipendentemente dalle costrizioni esterne.

Libri con colonna sonora

E siamo arrivati all’ultima pazza novità dell’editoria. I libri con colonna sonora e ambientale stanno prendendosi uno spicchio nell’affollato panorama degli ebook, allettando i lettori con le loro funzioni interattive. Non si può dire neppure che questi prodotti possano subire la concorrenza del libro che li schiaccia con il suo peso millenario. No, proprio no, i libri non si possono fare in questo modo. È un terreno specifico dell’editoria digitale e come tale può finalmente condurre questo comparto del mercato dei media verso una sostanziale rimediazione che è l’unico processo che può affrancarlo dalla subordinazione alla forma classica libro.

Il giornalista Alex Lawson, del quotidiano inglese “The Independent”, ci racconta qualcosa di questo eccentrico (ma mica tanto) fenomeno. Ai nostri lettori offriamo queste sue riflessioni, Are soundtracked books a stunt or the future of ebooks?, nella traduzione italiana di Ilaria Amurri. Buona lettura, perché ancora non possiamo dire “Buon ascolto”. Almeno per ora.

Dagli antipodi l’app Booktrack

Il fruscio della carta e l’odore antico degli strati di pagine è la chiave, per molti lettori, del fascino di prendere in mano un libro cartaceo invece di uno digitale, ma forse nel Regno Unito hanno trovato una soluzione altrettanto sensuale.

I i libri con la colonna sonora, cioè gli eBook dotati di effetti sonori, hanno fatto la loro comparsa sugli scaffali dei negozi online da ormai quattro anni, ma una ricerca mirata di un leader del settore come Booktrack ha rivelato che la Gran Bretagna è il secondo Paese più entusiasta, dopo gli Stati Uniti, di spalancare occhi e orecchie su questo mezzo appena riscoperto. Lo studio mostra come il numero complessivo di persone che leggono questo tipo di eBook sia aumentato di 13 volte dallo scorso Luglio e rivela che 2 milioni e mezzo di utenti in tutto il mondo utilizzano l’applicazione di Booktrack.

Tuttavia, questi nuovi eBook non sono stati accolti con entusiasmo da tutti. Come era prevedibile, i più tradizionalisti hanno insistito sul fatto che i suoni distraggono dalle parole scritte e interferiscono con l’immaginazione di chi legge. “I lettori vogliono immergersi e sfogare la propria immaginazione senza essere bombardati dalle interferenze”, racconta un addetto ai lavori, intervistato da “Independent”.

La lettura con il suono aiuta la comprensione

Ma i professionisti del settore hanno le prove in mano: uno studio della New York University intitolato “Reading with Sound” ha rilevato che i livelli di concentrazione traggono beneficio da questo tipo di esperienza. Paul Cameron, fondatore della neozelandese Booktrack e l’uomo che si è dedicato a cambiare il modo in cui leggiamo, dice: “Abbiamo creato un nuovo mezzo di intrattenimento che non si era mai visto prima, semplicemente perché l’iPad non esisteva. Il libro è l’unica tecnologia che non ha il suono sincronizzato, ma questo arricchisce notevolmente la lettura”.

Al primo ascolto l’esperienza si presenta come una serie di effetti sonori incollati insieme. Leggendo Dracula, ad esempio, arrivano alle orecchie il nitrito dei cavalli, gli spari e le grida di terrore. Ho fatto una prova assieme a Cameron in un affollato caffè di Londra, dove i suoni di sottofondo si sentivano attraverso gli auricolari, ed era come cercare di concentrarsi su un punto in lontananza mentre il Carnevale di Rio imperversa tutto intorno.

In un ambiente più tranquillo, invece, l’esperienza è completamente diversa. Mentre Sherlock Holmes (uno degli articoli più remunerativi di Booktrack) si intrattiene col Dottor Watson accanto al focolare, il crepitio delle fiamme sembra trasmetterne il calore attraverso la fredda luminescenza dell’iPad. Allo stesso modo, il latrato di Toto e il turbinio del vento che trasporta Dorothy fino a Oz, nel classico di L. Frank Baum, caricano di atmosfera una storia ormai familiare, mentre la leggo su un treno che sfreccia nell’aspra Cumbria. In gran parte della prosa la scelta ricade sulla musica classica e sugli stessi espedienti impiegati nel cinema (archi acuti per i momenti di tensione, bassi corposi per lunghi viaggi attraverso paesaggi epici). Per di più, l’applicazione misura velocità di lettura per capire quando riprodurre gli effetti.

Gli effetti speciali di Peter Jackson nei libri

La novità è andata a vantaggio delle autopubblicazioni, che sono salite alla ribalta quando gli eBook hanno fatto irruzione nel mercato editoriale. La fan-fiction è una delle categorie più ampie tra i 16.000 titoli di Booktrack e gli utenti sono incoraggiati a sperimentare una gamma di effetti sonori (registrati dal team del Signore degli Anelli, di Peter Jackson) per “illustrare” il loro lavoro, ma possono anche crearne di propri. Inoltre, Cameron prevede di aggiungere vere e proprie canzoni, in futuro: “Il mio sogno è di utilizzare la voce di Lorde come accompagnamento di Hunger Games o quella di Taylor Swift in qualche romanzo per ragazzi“, confessa, aggiungendo che molti appassionati hanno cominciato da tempo ad ascoltare musica mentre leggono (personalmente, credo che l’incongruo mix di Daphne du Maurier e del corredo elettronico dei Boards of Canada sia un matrimonio perfetto).

Quanto agli editori, i libri sonorizzati possono generare un flusso d’entrate consistente e del tutto nuovo, oltre a dare l’opportunità di trarre un maggiore profitto dai cataloghi preesistenti. I prezzi sono leggermente più alti rispetto ai normali eBook, che in generale hanno subito una battuta d’arresto. Le indagini di Nielsen nell’ambito dei consumi riportano che la quota di eBook nel mercato britannico è saltata dal 21% del 2012 al 32% del 2014, ma è scesa al 29% nel 2015. Infatti sono stati ostacolati dalla diffusione eccezionale dei libri da colorare per adulti e dalla scarsità di successi per ragazzi, che induce gli adulti a leggere libri indirizzati a un pubblico più giovane (come Colpa delle stelle di John Green). La narrativa erotica, con il primato di Cinquanta Sfumature di Grigio di E.L. James, continua ad avere grande successo in formato digitale, garantendo l’anonimato a chi legge questo genere in pubblico.

Dall’ebook all’audio?

Nello studio “Who’s Afraid of the ebook Plateau” Nielsen ha scoperto che i lettori hanno cambiato i loro punti di vista e le loro abitudini nel giro di pochi anni, infatti il calo delle vendite dei Kindle sta dimostrando l’attuale declino del mercato dei tablet e degli eReader. Nel Regno Unito, il CEO di Waterstones, James Daunt, sollevò un polverone quando, dopo aver dato ad Amazon del “diavolo spietato” nel 2011, finì malvolentieri a letto col suddetto Satana un anno dopo, pur di vendere i suoi dispositivi. Quest’anno, però, Daunt ha dovuto ammettere che le vendite sono state “pietose” e ha ritirato i Kindle dai negozi. “Siamo arrivati fin dove abbiamo potuto con i mezzi che avevamo”, spiega Jo Henry di Nielsen, “chi compra tanti libri vuole portarseli in vacanza e in metro, il punto è che bisogna dargli di più di quello che offre un libro normale”.

La domanda è: se la popolarità degli eBook ha iniziato a calare, come hanno fatto i libri sonorizzati a conquistare questo mercato in espansione? Sembra che la loro crescita vada di pari passo con la rinascita degli audiolibri e dei podcast, entrambi portati in auge da iTunes e da bestseller epocali divenuti ormai classici come Harry Potter, letto da Stephen Fry, o la serie di podcast intitolata “Serial“, un famoso audio-documentario su un vero caso di omicidio. In sostanza, pare che siamo ancora attirati dalle storie lunghe e ricche di dettagli, solo che le vogliamo in una forma nuova rispetto alla carta stampata e il 10% di chi ha risposto al sondaggio Nielsen afferma di essere disposto a pagare di più per le funzionalità più recenti e interattive degli eBook.

Una fra le categorie che si è lanciata più in fretta nel nuovo mercato è quella degli insegnanti. Booktrack, supportato dal fondatore di Paypal Peter Thiel, vanta più di 12.000 istituiti iscritti al suo servizio scolastico e dichiara che gli allievi che lo utilizzano leggono il 30% in più e che i loro punteggi nei test di comprensione superano la media del 17%.

I libri senza suoni sono destinati a diventare arcaici come i film muti? Probabilmente no, ma l’ascesa dei libri sonorizzati la dice lunga sul modo in cui vogliamo essere informati e intrattenuti in un mondo sempre più digitalizzato.

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