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Atlantia sale in Borsa. Liguria al collasso per le code

Il braccio di ferro sulla concessione e le ultime richieste del governo, arrivate a fine maggio, mettono al collasso la regione – Gli investitori puntano sulla Consulta che l’8 luglio si pronuncerà sul caso del Ponte Morandi

Atlantia sale in Borsa. Liguria al collasso per le code

Mentre nelle strade liguri regna il caos, Atlantia ingrana la marcia a Piazza Affari. Il titolo della società con controlla Autostrade per l’italia a metà mattinata guadagna il 2,2% a 15,09 euro, battendo la performance del Ftse Mib (+1,7%).

Secondo quanto riferito da La Repubblica, il Governo sarebbe in attesa della decisione della Corte Costituzionale, prevista per mercoledì 8 luglio, sul ricorso presentato da Aspi contro il decreto che istituisce un commissario per il nuovo ponte di Genova e che ha escluso la società concessionaria dalla costruzione della nuova infrastruttura. Nel caso in cui la Consulta dovesse accogliere, anche solo in parte, il ricorso, la decisione potrebbe incidere sulle trattative tra il Governo e Atlantia relative alle concessioni autostradali, dando alla società qualche arma in più. In base all’analisi di Mediobanca, una decisione della Corte più favorevole ad Aspi potrebbe portare a una soluzione della querelle, mettendo in secondo piano le ipotesi di revoca. Nel frattempo, rimane aperta la questione della valutazione di Aspi (tra 8 e 12 miliardi) nella trattativa per l’ingresso di F2i, mentre l’ipotesi di un passaggio di controllo a Cdp è considerata accantonata.

Passando dalla finanza alla quotidianità, continuano i disagi in Liguria, con strade bloccate a causa dei cantieri aperti per la messa in sicurezza delle gallerie – chiesta dal governo a fine maggio e anch’essa emblema del braccio di ferro in corso – e ore di code. Lunedì mattina si registrano 11 chilometri di coda sulla A12, tra Recco e Genova Est. Sulla A10, verso Genova, 3 Km tra il bivio A10/Inizio Complanare Savona e Albisola. Sulla A26 sono 10 i chilometri di coda tra Masone e il bivio A26/A10 Genova-Ventimiglia. Sulla A7 ci sono quattro chilometri di coda tra Genova Sampierdarena e il bivio A7/A12 Genova-Livorno. Anche il traffico cittadino subisce ripercussioni con rallentamenti soprattutto a ponente.

Secondo le indicazioni del ministero dei Trasporti, i lavori di Aspi dovranno terminare entro il 10 luglio. I disagi sulle autostrade liguri sono cominciati a inizio giugno, quando la gente è tornata in strada con il via libera agli spostamenti tra Regioni. Pochi giorni prima il ministero dei trasporti aveva dato nuove disposizioni sulle ispezioni e Aspi ha aperto decine di cantieri per verificare lo stato delle Gallerie. Due giorni fa l’amministratore delegato della concessionaria, Roberto Tomasi, ha affermato: “La situazione del nodo Genova è estremamente complessa, ne vanno di mezzo anche le econome locali. Il porto è messo in grave difficoltà. Confidiamo nel buon senso del Mit e degli enti per trovare una soluzione”.

“La Liguria non può restare ostaggio di una guerra” tra Governo e Aspi “che dura dal giorno dopo il crollo del ponte Morandi”, accusa Così presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ai microfoni di Agorà su Rai 3, invitando il Governo a prendere una decisione sulla revoca della concessione ad Aspi. “Il giudizio politico per un esponente di Governo vuol dire un’azione conseguente. Se si ritiene che Aspi non abbia più i criteri di affidabilità per gestire la rete autostradale e c’è una mancanza di fiducia da parte del Governo è legittimo, ma si ritiri la concessione e si affidi a qualcun altro”.

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