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Atlantia: ok a scissione di Autostrade

Il cda dà il via libera al progetto di scissione di Aspi, ma non chiude sulla cessione diretta – Gualtieri alla Camera: “Accordo con Cdp in via di definizione, sarà un’operazione di mercato” – Titolo sulle montagne russe

Atlantia: ok a scissione di Autostrade

Via libera alla creazione di una newco, denominata Autostrade Concessioni e Costruzioni Spa” in cui Atlantia farà confluire la quota dell’88% di Autostrade per l’Italia in suo possesso. Ad annunciarlo è la stessa società al termine della riunione del board. In una nota il gruppo sottolinea che “la costituzione della società è funzionale al progetto di scissione parziale e proporzionale e successiva quotazione in Borsa”. “La struttura dell’operazione e il progetto di scissione – continua la nota della holding della famiglia Benetton –  saranno sottoposti ad approvazione di un successivo Consiglio di Amministrazione di Atlantia”.

Da giorni si rincorrono le voci su un possibile accordo tra Atlantia e Cdp, ma oggi non c’è ancora un’intesa definitiva. L’ipotesi al momento più accreditata – nell’ambito della trattativa con Cdp – prevede lo scorporo del 70% di Aspi, quota che confluirà nella newco. Nella nuova società, attraverso un aumento di capitale, entrerà Cdp. Parallelamente Atlantia venderà il restante 18% del capitale di Aspi in suo possesso. 

Tuttavia rimane sul tavolo anche la possibile cessione diretta di Aspi da parte di Atlanta. “L’ipotesi di vendita diretta dell’intera quota dell’88% detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia S.p.A – si legge nel comunicato della società – permane quale alternativa all’operazione di scissione come già annunciato nel comunicato del 4 agosto 2020”.

Mentre il cda deliberava sulla newco il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, era in audizione dinanzi alla Commissione vigilanza su Cdp. “Sono disponibile ad un’interlocuzione regolare con la commissione” ed esprimo “forte apprezzamento per lavoro di Cdp e del suo management”, ha detto il numero uno del Mef, spiegando che si tratta di un “negoziato complesso e  delicato anche alla luce della circostanza che Atlantia ha proposto strutture dell’operazione alternative”.

Cdp, ha continuato il ministro, è una “market unit al di fuori del perimetro della pubblica amministrazione” è quindi “necessario preservare l’indipendenza e  l’autonomia”, ha detto, rilevando che le trattative da parte di Cdp sono state avviate 16 luglio nella “massima confidenzialità e riservatezza perché coinvolgono strumenti finanziari quotati”. 

Sarà “un’operazione di mercato” con il “coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti cui verrà trasferito il controllo” di Aspi”, ha concluso Gualtieri.

Nel frattempo a Piazza Affari il titolo Atlantia è sulle montagne russe. Prima dell’arrivo delle novità sul dossier le azioni cedevano circa 4 punti percentuali a quota 14.915 euro. Dopo la nota di Atlantia il titolo è risalito fino a cedere l’1,5% per poi ripiegare nuovamente a -3,58% a quota 15,09 euro

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