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Atlantia-Abertis: Madrid frena dopo ok Consob

Per il ministro dell’Energia iberico l’acquisto di Hispasat, la controllata di Abertis, non può essere trattato come una semplice operazione commerciale e quindi c’è bisogno dell’autorizzazione del Ministero – Intanto in Brasile Atlantia perde la gara per la Rodoanel Norte.

Atlantia-Abertis: Madrid frena dopo ok Consob

Madrid continua a fare muro sull’affare Atlantia-Abertis, nonostante il via libera, arrivato ieri, della Consob spagnola all’offerta del gruppo italiano controllato dalla famiglia Benetton, che ne ha rilanciato le ambizioni anche senza l’autorizzazione preventiva del governo di Madrid. Autorizzazione che viene ora invece rivendicata dal ministro dell’Energia iberico Alvaro Nadal, che ha sottolineato che l’acquisto della controllata di Abertis, Hispasat, che opera nei satelliti ed è un business strategico per la difesa spagnola, non può essere trattato come una semplice operazione commerciale e quindi c’è bisogno dell’autorizzazione del ministero.

Insomma al momento il semaforo è arancione, e questo proprio mentre nel frattempo il concorrente di Atlantia nella corsa alla società autostradale spagnola, la Acs del patron del Real Madrid Florentino Perez, che ha presentato una proposta da 18,77 euro per azione, deve ancora passare al vaglio della Consob spagnola. Il ministro Nadal non ha però specificato se avvierà una disputa amministrativa contro la Consob spagnola, che ha appunto autorizzato l’offerta di Atlantia su Abertis senza il permesso del governo.

Intanto, in Brasile, Atlantia ha perso la gara per la gestione della concessione autostradale “Rodoanel Norte”, che è stata vinta da Ecorodovias, di cui Astm e Sias esercitano il co-controllo. L’autostrada rappresenta l’ultimo tratto a nord dei 177 km che costituiscono il grande anello autostradale (Rodoanel Mario Covas SP 021) che circonda l’area metropolitana della città di San Paolo, la concessione avrà durata trentennale e, a fronte di investimenti per 580 milioni di real brasiliani (150 milioni di euro), dovrebbe avere un ebitda di partenza di circa 100 milioni di real brasiliani (25 milioni di euro) con dinamiche di crescita delle tariffe legate all’inflazione.

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