Condividi

Atalanta-Juve è spareggio Champions ma CR7 non ci sarà

Atalanta e Juve si giocano non solo il terzo posto in classifica ma l’ingresso in Champions: Pirlo però non avrà Cristiano Ronaldo e Gasperini dovrà rinunciare a Romero – In Lazio-Benevento la sfida dei due fratelli Inzaghi – La Roma va a Torino pensando a Manchester

Atalanta-Juve è spareggio Champions ma CR7 non ci sarà

Lo spareggio che non ti aspetti. Atalanta-Juventus (ore 15), classifica alla mano, è un vero e proprio scontro alla pari per conquistare la Champions, alla luce del solo punto di distanza che separa le due squadre. Trovare i bergamaschi al quarto posto con 61 punti era immaginabile, decisamente meno prevedere che i bianconeri potessero stare al terzo a quota 62, a meno 12 dall’Inter capolista e in piena bagarre per il prezioso pass europeo, tallonati dal Napoli e dalle due romane.

La partita di oggi, insomma, diventa quasi una finale e non solo perché anticiperà l’atto conclusivo della Coppa Italia del 19 maggio: in palio non c’è un trofeo ma i milioni della Champions e quelli, in tempi di Covid, contano decisamente di più.

Per Pirlo si tratta di un esame importantissimo, che potrebbe definitivamente rimetterlo in sella oppure disarcionarlo dalla panchina bianconera: per sua sfortuna però dovrà affrontarlo senza Ronaldo, fermato da un fastidio muscolare. “Abbiamo tutti in testa un unico obiettivo: arrivare più in alto possibile – ha confermato il tecnico in conferenza stampa -. Ci siamo ricompattati dopo la sconfitta col Benevento e il pareggio col Torino, abbiamo tanti punti di distacco dall’Inter, ma vogliamo chiudere alla grande il campionato. Purtroppo dovremo fare i conti con la defezione di Cristiano, che proveremo a recuperare per mercoledì: toccherà a Dybala, sarà titolare”.

Sfida delicatissima anche sul fronte Atalanta, dove la fame di Champions è ormai una piacevole abitudine. Questa però, a differenza del solito, non è stata una settimana particolarmente serena, disturbata dalle voci su una possibile squalifica di Gasperini, accusato di aver ostacolato un controllo antidoping con tanto di insulti all’addetto. “Non credo alla dietrologia né alla giustizia a orologeria, posso solo dire che né io né l’Atalanta abbiamo interrotto niente: tutto il resto lo vedremo all’udienza, per ora mettiamoci un punto – ha glissato il tecnico nerazzurro -. Non credo sia giusto parlare di spareggio, semmai lo sarà quello di Coppa Italia, anche perché per noi arrivare in Champions sarebbe qualcosa di straordinario mentre per loro, non farcela, sarebbe un pessimo risultato. Tra entrare nelle prime quattro e alzare la Coppa, comunque, preferisco questa…”.

Insomma, la sfida conta tanto e le due squadre sono pronte a giocarsela a viso aperto, senza risparmiarsi nessun tipo di colpo.

Pirlo, al netto di CR7, confermerà il solito 4-4-2 con Szczesny in porta, Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Cuadrado, Bentancur, Rabiot e Chiesa a centrocampo, Dybala e Morata in attacco. Gasperini, dopo l’esperimento riuscito di Firenze, si affiderà nuovamente al 4-2-3-1 con Gollini tra i pali, Toloi, Palomino, Djimsiti e Gosens nel reparto arretrato, De Roon e Freuler in mediana, Malinovskyi, Pessina e Muriel alle spalle dell’unica punta Zapata.

In tanti sperano di poter sfruttare lo scontro di Bergamo per recuperare punti: dal Milan al Napoli, passando per Lazio e Roma, impegnate rispettivamente contro Benevento (ore 15) e Torino (18). Il discorso vale soprattutto per i biancocelesti, a cui manca ancora la partita contro i granata di Cairo, decisi a battere i campani e a rientrare definitivamente in corsa, per poi giocarsi il tutto per tutto a Napoli nell’infrasettimanale.

La sfida tra i fratelli Inzaghi però, almeno formalmente, non ci sarà: Simone infatti è ancora positivo al Covid e dovrà guardare il match sul divano di casa. “Il mister sta meglio, ora stiamo aspettando solo il tampone negativo, sperando che arrivi presto – ha confermato il vice allenatore Farris -. So quanto tiene al confronto col fratello Pippo, sarebbe stato bello vederli insieme, ma vogliamo dedicargli un altro successo, come a Verona”. Rispetto al Bentegodi rientrano Lazzari e Correa, per un 3-5-2 tipo con Reina in porta, Marusic, Acerbi e Radu in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Fares a centrocampo, Correa e Immobile in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Pippo, che risponderà con Montipò tra i pali, Caldirola, Glik e Barba nel reparto arretrato, Depaoli, Ionita, Hetemaj, Schiattarella e Improta in mediana, Caprari e Gaich coppia offensiva.

Più staccata e dunque meno coinvolta la Roma, che però non vuole ancora rinunciare alla corsa Champions attraverso il campionato. Certo, i giallorossi sono ormai concentratissimi sull’Europa League e sulla semifinale col Manchester United, consapevoli che quella sarebbe la strada più breve, oltre che più prestigiosa, per conquistare il prezioso tagliando, ma vanno a Torino con l’idea di restare aggrappati al treno. La soddisfazione per il quarto contro l’Ajax è ancora viva, anche se non è bastata a zittire le voci su Fonseca, secondo molti ormai prossimo all’addio a prescindere dai risultati. “Io non lavoro per convincere le persone, ma solo per il bene della Roma – ha glissato il tecnico portoghese -. Torino e Atalanta decisive per il quarto posto? È importante vincere le nostre partite, ora penso solo ai granata, non possiamo andare oltre, dovremo fare una buona prestazione”.

Rispetto a giovedì, anche in virtù del prossimo scontro diretto con i bergamaschi, ci sarà un po’ di turnover, per un 3-4-2-1 con Pau Lopez in porta, Fazio, Cristante e Ibanez in difesa, Reynolds, Villar, Veretout e Bruno Peres a centrocampo, Carles Perez e Pedro a supporto dell’unica punta Mayoral. 3-5-2 tipo invece per Nicola, che cercherà punti salvezza (il Cagliari, battendo 4-3 il Parma nell’anticipo di ieri, si è portato a meno 2) con Milinkovic-Savic tra i pali, Izzo, Bremer e Buongiorno nel reparto arretrato, Vojvoda, Mandragora, Rincon, Verdi e Ansaldi in mediana, Belotti e Sanabria in attacco. 

Commenta