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Assicurazioni: la tutela del consumatore prima di tutto

“La distribuzione assicurativa nel Codice delle Assicurazioni” è stata al centro di un convegno all’Università La Sapienza di Roma che ha preso in esame il rapporto le nuove regole del mondo assicurativo, le dinamiche di mercato e la centralità del cliente

Assicurazioni: la tutela del consumatore prima di tutto

La tutela del consumatore anche prima dell’obiettivo della stabilità dell’impresa assicurativa. Il nuovo rilievo della cultura aziendale e della formazione nello scenario assicurativo prossimo futuro. L’affiancamento alla tradizionale vigilanza prudenziale di una forma inedita di vigilanza di condotta. Sono queste tre delle conclusioni tratte da Domenico Siclari alla conclusione del Convegno di Studi ”La distribuzione assicurativa nel Codice delle Assicurazioni”, svoltosi recentemente presso l’Università Sapienza di Roma. 

Un convegno che ha visto alternarsi nella prima parte vari docenti universitari che si sono soffermati, alla luce del nuovo impianto normativo introdotto in Italia dal recepimento della Direttiva Europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi (IDD), su alcuni aspetti specifici caratterizzati anche da profili di criticità: dal nuovo concetto di adeguatezza del prodotto assicurativo alle problematicità della loro distribuzione con l’illustrazione dei relativi rimedi civilistici; dall’azione di vigilanza sui canali distributivi all’analisi del pacchetto sanzionatorio in caso di violazione delle nuove regole distributive. 

Dopo la parte dottrinaria è seguito un dibattito animato dai diversi protagonisti del mercato assicurativo, a cominciare dalle Authorities. Stefano de Polis, Segretario Generale dell’IVASS, ha ribadito l’importanza primaria della tutela del consumatore (“consumer first”) e preannunciato la messa a punto di un sistema di indicatori idoneo a segnalare possibili problemi comportamentali, “anche prima o in assenza di evidenze di criticità da parte dei consumatori”. Gli ha fatto eco Giovanni Calabrò, Direttore Generale di Agcm, che nel ricordare la proficua collaborazione con l’IVASS ha sottolineato quanto già fatto in passato, in ottica di tutela del consumatore, per “ovviare alle pratiche di abbinamento forzato tra prestiti personali e polizze assicurative del tutto estranee al credito concesso”. Dal canto suo Adriana Rossetti, Capo Divisione Strategie Regolamentari della Consob, sempre in tema di coordinamento e collaborazione con l’IVASS ha ricordato la prossima definizione di un protocollo tra le due Authorities, essenziale “per dare certezza procedimentale sull’azione di vigilanza nel rispetto del riparto delle competenze”.  

Dagli esponenti delle Associazioni di Categoria assicurativa e bancaria è venuto un esame del percorso normativo delle nuove regole e di alcune relative possibili criticità. Così Dario Focarelli, Direttore Generale dell’ANIA, che nell’ottica di una disciplina unitaria per canale e per prodotto, si è soffermato sui potenziali pericoli derivanti dal concorso contemporaneo delle due normative, IDD e Mifid2. Dal canto suo Angela Bracci dell’Ufficio Mercato dei Capitali dell’ABI, ricordato l’impegno del settore bancario nell’applicare tre differenti normative (MIFID2, IDD e PRIIPs) accomunate dalla finalità di investor protection, ha illustrato le tre aree di maggiore criticità: la product governance, la profilatura della clientela e l’adeguatezza informativa sui costi e sugli oneri. 

Lo spazio dedicato agli operatori di mercato ha registrato la convinzione di Fabio Carniol, Amministratore Delegato di Helvetia Vita e Chiara Assicurazioni, circa ”l’orientamento dei mondi bancario e assicurativo verso forme di partenariato strategiche di lungo termine“ con la configurazione, in tema di governance product, di “commissioni congiunte tecnico-commerciali attraverso cui condividere strategie distributive, analisi dei targets e degli esiti del collocamento dei prodotti”.  

Una visione strategica condivisa da Michela Del Piero, Presidente della Banca di Cividale, che ha anche rilevato, sia “la crescita accentuata del business  assicurativo in quello complessivo della propria banca (con un peso nel piano industriale schizzato in pochi anni dall’1% al 10%)”, sia l’impatto dirompente della trasformazione digitale nel mondo della bancassurance. 

Le testimonianze degli operatori si sono concluse con l’intervento di Gian Piero Mosca, Consigliere di AON Benfield, che, con riferimento specifico al comparto dell’automotive, si è soffermato sulla configurazione del cosiddetto manufacturer de facto nell’ambito di uno “scenario assicurativo rivoluzionato rispetto ai canoni tradizionali” e contrassegnato dal possibile superamento dei comparatori e dalla quotazione in tempo reale del prodotto del broker da parte delle singole imprese. 

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