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Asia Pacific Breweris, scontro frontale tra i signori della birra

Si complica il tentativo di Heineken di prendere il controllo di Asia Pacific Breweries. A rompere le uova nel paniere agli olandesi l’intervento del multimilionario thailandese Charoen Sirivadhanabhakdi.

Asia Pacific Breweris, scontro frontale tra i signori della birra

Non cessano le ostilità tra le grandi multinazionali della birra. Dopo il  travagliato corteggiamento tra SabMiller e Foster, la partita, con diversi protagonisti, si sposta nel mercato in espansione del Sud Est asiatico. Oggetto del contendere è Asia Pacific Breweries, società con sede a Singapore proprietaria del marchio, tra i numerosi altri, della Tiger Beer,  lager chiara molto diffusa in Indonesia e a Singapore, nonché della licenza a produrre la Heineken in numerosi paesi asiatici.

Proprio la multinazionale olandese detiene complessivamente oltre il 45% delle azioni del birrificio asiatico, in parte con azioni proprie in parte tramite un joint venture con Frasr & Neave conglomerato di Singapore che detiene il controllo di numerose società nel campo degli alimenti e delle bevande. Heineken aveva presentato il mese scorso un offerta da 4,5 miliardi per acquisire l’intera quota del partner e raggiungere il controllo del 90% dell’Asia Pacific Breweries.

L’assemblea dei soci di Fraser&Neave chiamata a discutere dell’offerta olandese si terrà il 28 settembre, ma l’operazione, che sembrava destinata ad andare in porto, si è complicata a causa dell’intervento del multimiliardario thailandese Charoen Sirivadhanabhakdi. Il magnate, con un patrimonio stimato da Frobes di 6,2 miliardi di dollari, presente nel mercato delle bevande alcoliche e dei liquori con la sua Thaibev, ha presentato, tramite quest’ultima società e un’altra società da lui controllata, un offerta da  7 miliardi di dollari per controllare il 100% di Fraser & Neave.

L’interessamento per Asia Pacific Breweries da parte di Sirivadhanabhakdi non è una novità. Thaibev in estate è arrivata a controllare il 26% di F&N, mentre il genero di Charoen ha rilevato circa il 9% delle azioni del conglomerato e ha annunciato di essere pronto “a superare l’offerta di Heineken”. Thaibev, in attesa di controllare il 100% di F&N, è diventata così azionista di maggioranza della stessa società che si troverà a valutare l’offerta olandese.  

Con l’ultima mossa dei thailandesi la sfida per conquistare una posizione dominante in un mercato in crescita diventa a viso aperto. Heineken, che ha la necessità di diversificare il suo business verso nuove frontiere per far fronte ai non entusiasmanti risultati sul mercato europeo, ha annunciato che “valuterà con attenzione l’offerta” riservandosi di fare nuovi annunci “se e quando sarà opportuno. La guerra del malto è solo all’inizio, e non è ancora scontato chi riuscirà a brindare per la vittoria.

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