La maggior parte dei titoli asiatici ha mostrato segni di miglioramento dopo che notizie sulla deflazione in Giappone e una contrazione nell’output sudcoreano hanno alimentato aspettative di nuovi stimoli alla crescita da parte delle principali Banche centrali. Le valute dei Paesi emergenti sono pure salite, cosí come petrolio e rame.
L’indice MSCI Asia Pacific ha guadagnato lo 0,2% alle 9:38 a Tokyo, cosí come il sudcoreano Kospi, mentre il Nikkei 225 Index è salito dello 0,1 per cento. L’indice dei Futures per lo Standard & Poor’s 500 Index ha guadagnato lo 0,1%, mentre il ringgit malese si è rafforzato dello 0,2 per cento. Il petrolio è avanzato per il secondo giorno consecutivo arrivando a quota 92,21 dollari al barile, mentre il rame a Londra è cresciuto dello 0,5 per cento.
Il prezzi al consumo nipponici ad agosto hanno segnato il più ampio declino in 16 mesi e la produzione industriale è scesa più delle aspettative degli analisti, mentre l’output sudcoreano è calato per il terzo mese consecutivo. In un clima cosí negativo, le borse hanno realizzato un rally sull’onda delle notizie spagnole secondo cui il Paese iberico avrebbe promesso di tagliare il deficit e su attese di nuovi stimoli da parte della Banca centrale cinese.
Gli analisti restano tuttavia cauti. “Siamo scettici sulla sotenibilità del really senza un miglioramento della crescita” spiega Gerard Minack, global strategist di Morgan Stanley a Sydney.
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