Condividi

Arte antica: segnali di ripresa al Castello Mackenzie di Cambi Aste

Un po’ tutte le case d’asta stanno registrando una ripresa per l’arte antica con aggiudicazioni che superano le stime di partenza ma soprattutto un grande essere da parte dei dealers italiani e internazionali. Ciò fa pensare ad un probabile ritorno dell’arte antica dopo una pausa che durava da troppo tempo.

Arte antica: segnali di ripresa al Castello Mackenzie di Cambi Aste

Si sono appena conclusi tre intensi giorni di vendita all’incanto da Cambi, che ha inaugurato con successo l’imminente stagione estiva. All’interno della splendida cornice di Castello Mackenzie sono state esitate quattro aste dedicate all’arte antica, Villa Bucci- Errani in FaenzaDipinti AntichiScultura e oggetti d’arteScultura del XIX-XX secolo, con un giro di affari che si aggira intorno ai 4 milioni di euro ed una percentuale media di guadagno del 150% rispetto alle stime di partenza.

È stata una vendita record quella esitata martedì: l’asta VILLA BUCCI-ERRANI IN FAENZA ha visto quasi il 90% di lotti venduti ed ha più che raddoppiato le stime, arrivando al 260% di venduto per valore per un totale di aggiudicazioni pari a 1.600.000 euro. Un successo annunciato, vista la qualità e la rarità dei lotti in asta: la villa faentina rappresenta infatti un raffinato spaccato del collezionismo italiano del dopoguerra. La lunga tornata, che ha visto gareggiare collezionisti e dealers italiani e internazionali per ben 7 ore, ha registrato performance incredibili per i mobili e dipinti veneziani: è il caso del Commode rococò in legno laccato con lumeggiature in oro della seconda metà XVIII secolo, il top lot venduto a 194.000 euro, e della Console con specchiera proveniente dalla bottega di Giuseppe Lorenzo Briati (1686-1772), venduta alla migliore offerta per 181.000 euro. Tra i dipinti venduti spicca tra tutti la suggestiva tavola attribuita al Ghirlandaio, già venduta in asta da Sotheby’s nel 1981, raffigurante la Madonna in trono e quattro santi (San Pietro, San Paolo, Santa Lucia, Santa Cristina di Bolsena), aggiudicata alla cifra di 100.000 euro.

Vale una menzione anche l’eccezionale gruppo di smalti rinascimentali, che partendo da una stima di 60/80.000 euro hanno raggiunto la cifra record di 220.000 euro, ivi compresa  la  preziosa Coppa con coperchio dichiarata di interesse storico artistico e già sottoposta a vincolo da parte della Sovrintendenza per i Beni Storico-Artistici. Anche l’asta di DIPINTI ANTICHI ha raggiunto l’apice con la vendita record di una Maddalena penitente di Scuola napoletana del XVII secolo, combattuta tra numerosi offerenti in Italia e all’estero e venduta alla cifra capogiro di 455.000 euro.

Scuola napoletana del XVII secolo, Maddalena penitente, olio su tela, cm 155×115 in cornice dorata. Venduto a: 455.000 euro.
 

L’asta ha ottenuto il 120% di venduto per valore e sono stati aggiudicati più del 60% dei lotti in catalogo, con un totale di aggiudicazioni pari a quasi 2 milioni. Dietro alla Maddalena, altre aggiudicazioni da menzionare sono quelle per il Ritratto di cieco di Scuola emiliana del XVII secolo, venduto per 65.000 euro, e il Ritratto di monaca con breviario attribuito a Sofonisba Anguissola, aggiudicato a 57.500 euro.

Ottimi risultati anche per il Maestro della Fertilità dell’Uovo, il cui Processo al gatto è stato venduto a 58.500 euro, e per la Veduta della Chiesa della Salute a Venezia di William James, aggiudicato a 45.000 euro. Per quanto riguarda la scultura antica, grande interesse è stato raccolto dai Due gruppi in cere colorate e materiali naturali entro cornici a teca raffiguranti Annunciazione e Deposizione creati tra il XVII e il XVIII secolo, venduti a 10.500 euro, e dalla Madonna con Bambino in legno scolpito e dipinto, aggiudicata per 10.000 euro. Il catalogo dedicato alla scultura del XIX e XX secolo ha visto come top lot della giornata il bronzo di Italo Griselli, Il camminante, venduto a 52.500 euro, e La Pudicizia in marmo di Cesare Lapini, aggiudicata alla migliore offerta per 35.000 euro.

Commenta