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ARTE – 120 capolavori di Giuseppe De Nittis esposti a Padova

A Padova, a Palazzo Zabarella, si terrà una mostra dedicata all’opera di Giuseppe De Nittis, dal 19 gennaio al 28 maggio 2013 – Le opere esposta saranno oltre centoventi, in prestito da grandi istituzioni francesi e italiane, oltre che da collezionisti privati.

ARTE – 120 capolavori di Giuseppe De Nittis esposti a Padova

Dal 19 gennaio al 28 maggio 2013, il Palazzo Zabarella di Padova ospiterà una mostra straordinaria dedicata ad uno dei protagonisti assoluti della pittura europea dell’Ottocento: Giuseppe De Nittis.

Le opere arriveranno dalle maggiori istituzioni francesi, tra cui il Petit Palais di Parigi, il Musée Carnavalet di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims, e dai più importanti musei e gallerie pubbliche italiane: oltre alla Pinacoteca De Nittis di Barletta, che possiede la straordinaria raccolta di dipinti rimasti nell’atelier dell’artista dopo la sua morte precoce, l’elenco dei prestatori può contare sull’apporto della Pinacoteca Provinciale “C. Giaquinto” di Bari, della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, delle Raccolte Frugone di Genova, della Galleria d’Arte Moderna di Milano, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste, della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia. Incisivo è stato il contributo di prestigiose raccolte private, di storici collezionisti di De Nittis, da cui provengono i dipinti meno noti, capolavori assoluti riproposti al pubblico in questa occasione.

Il pittore per eccellenza delle atmosfere, colui che trascrisse nel suo Taccuino di memorie, “A volte, felice, restavo sotto gli improvvisi acquazzoni. Perché, credetemi, l’atmosfera io la conosco bene; e l’ho dipinta tante volte. Conosco tutti i colori, tutti i segreti dell’aria e del cielo nella loro intima natura”.

Per Federico Bano, presidente della Fondazione, la mostra “è una nuova occasione per comunicare, ancora una volta, al grande pubblico i risultati più aggiornati della ricognizione storica e critica dell’Ottocento italiano inserito in un contesto internazionale”.

De Nittis (1846-1884) fu assieme a Giovanni Boldini, i più riconosciuti artisti degli Italiens de Paris, in quanto condivisero con gli Impressionisti il concetto di rivoluzionare l’idea stessa della pittura, rendendola più moderna. Infatti egli seppe tenere alto il confronto con la pittura aristocratica di Manet e molti altri pittori francesi, dipingendo non solo paesaggi e ritratti ma anche affascinanti strade delle capitali dell’arte e della modernità di allora, quali Londra e Parigi.

Formatosi a Napoli e dopo aver frequentato a Firenze il gruppo dei Macchiaioli, successivamente preferì seguire il suo istinto trasferendosi definitivamente nel 1867 a Parigi, dove divenne amico di Manet e Degas. Grazie al mercante Goupil, che lo seguì quasi da subito, De Nittis ebbe ben presto una grande stima dalla borghesia parigina, che ritrae spesso nelle sue vibranti tele. Abile maestro nell’uso del colore e con tale maestria evidenziava ed esaltava la luce e le trasparenze di un sottofondo quasi monocromatico. Il suo talento fu subito riconosciuto anche se la sua carriera durò relativamente poco, morendo a soli tretotto anni.

Molto ricercato dal collezionismo proprio per la raffinatezza dei soggetti e delle scene, è spesso conteso quando una sua opera rientra nel mercato, da segnalare il suo record mondiale all’asta European Paintings di New York di Bonhams’, dove il bellissimo dipinto che ritrae una coppia a cavallo in Avenue des Champs-Elysées, Paris, partito da una stima di 200-300mila USD ha raggiunto l’importante cifra di aggiudicazione di 1.133.000 dollari.

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