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Arredamento italiano: nel 2021 fatturato su del 25%, quest’anno vendite ancora in crescita (+8,5%)

Secondo un report dell’area studi Mediobanca, per quest’anno il settore è atteso crescere ancora dell’8,5% con un export a +8,1% grazie a export e Pnrr

Arredamento italiano: nel 2021 fatturato su del 25%, quest’anno vendite ancora in crescita (+8,5%)

Il settore dell’arredamento italiano, dopo una crescita a due cifre nel 2021, prevede quest’anno di crescere ancora seppur in modo più contenuto, supportato da un buon export e dal sostegno del Pnrr. È quanto emerge dallo studio dell’Area Studi Mediobanca effettuato su 330 imprese attive nei comparti della lavorazione del legno, del mobilio e illuminazione e dei rivestimenti le cui vendite pesano per il 41,4% dell’intero sistema arredo italiano.

Nel 2022 le imprese del IV Capitalismo operanti nel sistema dell’arredamento italiano prevedono una crescita delle vendite dell’8,5% nominale ed export in aumento dell’8,1% nominale, forti anche del fatto che circa il 65% delle aziende si attende un beneficio diretto o indiretto dal Pnrr, dice il rapporto.

Arredamento: vendite in rialzo per rivestimenti, mobilio e illuminazione

Su alcuni settori le incognite pesano maggiormente che in altri: sono infatti “meno dinamiche le prospettive per i player della lavorazione del legno poiché più soggetti ai rincari di energia e alla carenza di materie prime. L’incremento nominale atteso delle vendite è pari al +6,7% (+4,2% oltreconfine)” spiega il rapporto dell’Area Studi Mediobanca pubblicato in concomitanza con la Milano Design Week aggiungendo che “i produttori di rivestimenti si attendono invece vendite in crescita dell’11,7% nominale (export +11,1%), mentre il comparto dei mobili e dell’illuminazione prevede un incremento dell’8,3% nominale sia in Italia che all’estero.

Nel 2021 crescita a doppia cifra per il fatturato del settore arredamento

Per il 2021 il settore stima un aumento del fatturato aggregato del 25% (+22% le esportazioni). In particolare, il comparto della lavorazione del legno è cresciuto del 37% (+21% l’export), i rivestimenti del 25% (+21% all’estero) e i produttori di mobilio e illuminazione hanno chiuso il 2021 con una crescita delle vendite del 23%, sia a livello nazionale che oltreconfine.

Riorganizzarsi per non interrompere la catena dei rifornimenti

Per fronteggiarne i rischi di rottura, il 77,8% delle società medie e medio-grandi del sistema arredo ha in agenda l’aumento o la diversificazione dei fornitori che si combina con la loro prossimità, considerata strategica dal 61,1% delle aziende.

In media l’11% degli acquisti proviene da un fornitore straniero e circa l’84% delle imprese ne ha almeno uno. Ma la produzione viene realizzata quasi integralmente in Italia mostrando che il IV Capitalismo del sistema arredo è un fenomeno autenticamente italiano per proprietà e organizzazione, ma con vendite oltreconfine rilevanti che superano il 52% di quelle totali.

Quanto al contesto competitivo, la maggioranza delle imprese ritiene che il vantaggio dei concorrenti esteri stia nella maggiore dimensione (56,6%) e nei minori costi di produzione (45,3%). Il 52,8% delle imprese reputa che i competitor stranieri risiedano in Paesi più favorevoli alle imprese, dotati di una migliore Pubblica Amministrazione e di reti infrastrutturali più adeguate. Non viene invece percepita alcuna inferiorità circa la qualità dei prodotti, l’affidabilità e le competenze.

Necessari cambi manageriali e operazioni sul capitale

È altresì noto che tutte le imprese familiari si trovano a dover affrontare, prima o poi, la questione del passaggio generazionale auspicabilmente in continuità con i valori e le tradizioni familiari. È questa un’esigenza avvertita dal 40% delle imprese rispondenti. Alcune, tuttavia, ne ritardano il processo: il 61,1% degli imprenditori riconosce nell’assenza di competenze/volontà degli eredi un impedimento in tal senso

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