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Apple alza gli stipendi ai dipendenti: Grandi Dimissioni, inflazione e sindacati stanno cambiando il lavoro Usa

Dopo Microsoft e Google, anche Apple annuncia una nuova politica sulle retribuzioni. La guerra dei talenti passa anche per gli stipendi

Apple alza gli stipendi ai dipendenti: Grandi Dimissioni, inflazione e sindacati stanno cambiando il lavoro Usa

Il mercato del lavoro americano sta cambiando, soprattutto nell’Hi-Tech. E se prima le società del settore gareggiavano a suon di software e innovazioni, adesso il gioco si è spostato su un altro piano: quello degli stipendi e della gestione del lavoro. Chi offre le retribuzioni più alte e condizioni di lavoro in grado di garantire ai propri dipendenti un livello più elevato di benessere vince. Cosa? I migliori talenti, le migliori menti del Paese che evitano di partecipare all’ormai dilagante fenomeno delle Grandi dimissioni, restando fedeli all’azienda,  al contrario decidono di muoversi verso chi mette sul piatto la proposta migliore.

E dunque dopo Microsoft, che ha annunciato il raddoppio del budget destinato alle retribuzioni, Google, che ha introdotto una nuova procedura di revisione delle performance che farà lievitare gli stipendi dei dipendenti, adesso tocca ad Apple fare la propria mossa.

Come anticipato dal Wall Street Journal, il colosso di Cupertino ha deciso di aumentare gli stipendi dei suoi dipendenti corporate, ma anche di quelli retail e degli addetti presenti negli store. 

I nuovi stipendi di Apple

Retribuzioni più alte per i dipendenti corporate, mentre il salario base dei lavoratori del settore retail salirà a 22 dollari l’ora, il 45% in più rispetto al 2018. La società ha fatto sapere inoltre che anche lo stipendio base previsto in alcuni store sarà aumentato. 

“Supportare e mantenere i migliori membri del team al mondo ci consente di fornire i prodotti e i servizi migliori e più innovativi per i nostri clienti”, ha spiegato un portavoce di Apple in una nota. “Quest’anno, nell’ambito del nostro processo annuale di revisione delle prestazioni, stiamo aumentando il nostro budget retributivo complessivo”.

Le cause del nuovo corso

Alla base della nuova politica sulle remunerazioni di Apple, ma anche delle altre società americane, ci sono diversi fattori: dalle Grandi Dimissioni all’inflazione ai massimi da 40 anni, passando dalla difficoltà di reperire lavoratori in possesso delle competenze cercate. Non solo, la scelta di Cupertino arriva anche in risposta alle lamentele dei dipendenti degli store che, durante la pandemia, hanno lamentato turni di lavoro troppo lunghi e stipendi inadeguati, spingendosi fino ad annunciare piani di sindacalizzazione del personale (sono già 3 gli store che si sono organizzati in questo senso). Una decisione già vista anche in Amazon che, se per l’Italia rappresenta la normalità, negli Usa viene vista come un tabù e osteggiata dalle società interessate.

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