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Antitrust: “Sulle concessioni più gare e meno proroghe”

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato un avviso a Governo e Parlamento riguardo alle concessioni amministrative italiane. Secondo l’Antitrust la durata delle gare dev essere limitata e giustificate da necessità tecniche ed economiche. Ecco i settori segnalati e le proposte di modifica da parte dell’Antitrust.

Sulle concessioni pubbliche scende in campo l’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di inviare una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato attuale delle concessioni amministrative in Italia. L’Authority ha sottolineato le principali criticità riscontrate a seguito dell’utilizzo distorto dello strumento delle concessioni. Una su tutte: “le gare devono costituire la regola nell’affidamento delle concessioni” e che dovrebbero essere evitati “rinnovi automatici e proroghe”. Secondo l’Antitrust “l’ampiezza e durata delle gare devono essere limitate e giustificate dalle esigenze di natura tecnica ed economica e dalle caratteristiche degli investimenti” inoltre, “andrebbero eliminati i casi di preferenza per i gestori uscenti o per l’anzianità acquisita”.

Nella segnalazione sono state formulate proposte di modifica della normativa vigente e raccomandazioni alle amministrazioni concedenti, finalizzate “a garantire un maggiore confronto concorrenziale tra gli operatori del mercato e a migliorare la qualità anche in termini di sicurezza, del servizio reso alla collettività”.

I settori segnalati e gli interventi auspicati dall’Antitrust sono:

  • Autostrade: “per le concessioni in scadenza, il celere svolgimento di procedure di gara, al fine di selezionare al meglio e per tempo i gestori in termini di qualità e sicurezza dei servizi, propensione agli investimenti e minor costo di gestione”
  • Aeroporti: “un’attenta verifica della congruenza tra il programma di investimenti e la durata della concessione, anche ai fini di un’eventuale ridefinizione di quest’ultima, se non coerente con il piano di sviluppo pluriennale, la tempistica degli investimenti e il sistema delle penali”
  • Distribuzione del gas: “per gli enti locali che ancora non vi abbiano provveduto, l’identificazione delle stazioni appaltanti; per le stazioni appaltanti, il rapido ricorso alle procedure di gara; per gli enti di controllo, la verifica del rispetto delle tempistiche previste dalla normativa”
  • Grandi derivazioni d’acqua per uso idroelettrico: “l’espletamento delle procedure di gara; la modifica dell’art. 12 del decreto legislativo n. 79/99, nel senso di prevedere il trasferimento a titolo oneroso delle sole opere asciutte e la contestuale devoluzione gratuita delle opere bagnate al demanio statale”
  • Concessioni portuali e marittime: “un chiarimento dei ruoli e delle competenze dei vari attori del settore e il recepimento da parte delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) delle indicazioni fornite dai regolatori”
  • Concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative: “l’adozione in tempi brevi di una nuova normativa che preveda l’immediata selezione dei concessionari in base a principi di concorrenza, imparzialità, trasparenza e pubblicità e che garantisca all’amministrazione competente un utilizzo efficiente delle risorse demaniali e un’adeguata remunerazione del bene”
  • Posteggio per commercio su aree pubbliche: “la verifica della adeguatezza ed effettiva proporzionalità delle concessioni rispetto agli investimenti effettuati e alla natura del posteggio interessato e l’eliminazione dei criteri di anzianità”
  • Poste – Servizio Postale Universale: “il ricorso a procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio, tenendo debitamente conto, nella definizione del perimetro della concessione, delle caratteristiche specifiche della domanda e dell’offerta di mercato”
  • Radiotelevisione: “una puntuale definizione degli obblighi di servizio pubblico per consentire un più corretto dimensionamento delle risorse destinate al loro finanziamento, agevolando l’offerta del servizio pubblico radiotelevisivo attraverso una rete dedicata ed esclusivamente finanziata dal canone”
  • Frequenze della banda 700 MHz per i servizi di telecomunicazione mobile (5G) e rinnovo dei diritti d’uso: “il rapido rilascio delle frequenze in banda 700MHz a seguito dell’esperimento delle procedure di gara, senza il ricorso a proroghe ingiustificate nel rinnovo dei diritti d’uso ed evitando che la richiesta di un indennizzo al concessionario subentrante possa ostacolare l’accesso al mercato”.

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