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Amazon alza il target e annuncia il taglio di 18.000 posti di lavoro, anche in Europa

Il Ceo di Amazon Andy Jessy ha alzato il target e confermato l’ondata di licenziamenti in arrivo. Si tratta dell’1% della forza lavoro su 1,5 milioni di dipendenti

Amazon alza il target e annuncia il taglio di 18.000 posti di lavoro, anche in Europa

Il gruppo Amazon ha annunciato il taglio di “poco piu’ di 18mila” posti di lavoro, distribuiti nei vari mercati in cui opera il gruppo dell’e-commerce e quindi anche in Europa. In una comunicazione diffusa sul sito del gruppo, l’amministratore delegato di Amazon Andy Jassy ha affermato che Amazon, che aveva già parlato di circa 10mila tagli di posti di lavoro a novembre, ha rivisto al rialzo la sua stima e “prevede di tagliare poco più di 18mila posti. Revisionare la nostra pianificazione annuale – ha aggiunto Jessy – è stato più difficile quest’anno data l’incertezza economica e il fatto che abbiamo assunto molto negli ultimi anni”.

“Amazon ha resistito a congiunture economiche incerte e difficili in passato e continuerà a farlo”, ha affermato Jassy. “Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte”.

Gli investitori di Amazon hanno reagito positivamente agli annunci del vertice di Amazon, scommettendo su un aumento dei profitti della società di e-commerce. Le azioni sono salite di quasi il 2% negli ultimi scambi dopo che il Wall Street Journal ha riportato per la prima volta il piano.

Amazon non è la sola azienda della Silicon Valley ad avere annunciato poderosi tagli di personale. Meta, la società di Facebook, ha annunciato 11.000 tagli in novembre, il 13% della forza lavoro, molti dei quali assunti nel 2022. Ma il licenziamento complessivo di 18mila dipendenti costituisce il taglio di forza lavoro più consistente mai portato avanti da un’azienda Bigh Tech nel corso dell’attuale congiuntura economica negativa. Amazon però ha anche una forza lavoro molto più grande rispetto alle altre aziende della Silicon Valley. A fine settembre 2022 poteva contare su più di 1,5 milioni di dipendenti, così che gli ultimi tagli annunciati rappresenterebbero circa l’1% della forza lavoro.

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