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Alle Gallerie d’Italia di Napoli Rubens, Van Dyck e Ribera

La sede museale partenopea di Intesa Sanpaolo ospiterà fino al prossimo aprile una mostra che riporta a Napoli la prestigiosa collezione appartenuta alla famiglia Vandeneynden, prima di essere dispersa

Alle Gallerie d’Italia di Napoli Rubens, Van Dyck e Ribera

Alle Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale partenopea di Intesa Sanpaolo, fino al 7 aprile 2019 saranno in mostra Rubens, Van Dyck e Ribera. L’esposizione è a cura di Antonio Ernesto Denunzio con la presenza di Gabriele Finaldi – direttore della National Gallery di Londra – come consultant curator e con la collaborazione di Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo.

La mostra riporta a Palazzo Zevallos Stigliano la prestigiosa collezione appartenuta, prima di essere dispersa, alla famiglia Vandeneynden che abitò nella sontuosa dimora di via Toledo dagli ultimi decenni del Seicento.

Le opere esposte sono 36 e molti tra questi capolavori molti sono frutto di prestiti provenienti da collezioni private e musei nazionali e internazionali di grande prestigio, come: Galleria Sabauda (Torino), Pinacoteca di Brera (Milano), Musei Capitolini (Roma), Museo e Real Bosco di Capodimonte (Napoli), Museo Correale di Terranova (Sorrento), National Galleries of Scotland (Edimburgo), Museo Nazionale del Prado (Madrid), Museo Nacional Thyssen-Bornemisza (Madrid), The Museum of Fine Arts (Houston), Los Angeles County Museum of Art; Fitzwilliam Museum (Cambridge).

Alcuni dei dipinti presenti in mostra non sono mai stati esposti prima in Italia come La merenda di Jan Miel proveniente dal Prado, i due Jan Fyt di collezione spagnola (González de Castejón Silva), inedite sono anche le opere di Cornelis de Wael Scena di porto, Erode con la testa del Battista attribuita a Orbetto, la Tentazione di Adamo ed Eva di Vincenzo Gesualdo.

L’inventario del 1688 registra oltre trecento dipinti, tra cui esemplari di Francesco Albani, Paul Bril, Jan Brueghel, Caravaggio, Aniello Falcone, Luca Giordano, Jan Miel, Mattia Preti, Nicolas Poussin, Jusepe de’ Ribera, Salvator Rosa, Pieter Paul Rubens, Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro, Anton Van Dyck, numerose nature morte nonché paesaggi e battaglie di altri maestri, per lo più fiamminghi.

L’iniziativa si avvale inoltre di un prestigioso Comitato Scientifico che annovera tra gli altri Christopher Brown, Keith Sciberras, Maria Cristina Terzaghi, Gert Jan van der Sman, Aidan Weston Lewis.

Michele Coppola, direttore centrale arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Promuovere arte e conoscenza è l’impegno profondo di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, e lo concretizziamo con iniziative originali che permettono di riscoprire il valore e la bellezza di opere, maestri e stagioni della straordinaria storia artistica italiana. La collezione di un principe ne è piena testimonianza, risultato di un lavoro di ricerca e di prestiti in collaborazione con importanti musei italiani e istituzioni internazionali. I capolavori in mostra celebrano il respiro europeo dell’arte e del collezionismo di fine Seicento a Napoli, confermando il forte legame della nostra Banca con il territorio e il ruolo delle Gallerie d’Italia quale luogo di riferimento culturale, sempre più significativo, per la città”.

La mostra con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali è organizzata in partnership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

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