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Allarme Bce: crescono i rischi di insolvenza per le imprese italiane

Meno colpite le aziende di Germania e Olanda, ma in generale nei Paesi dell’Unione monetaria i timori per l’insolvenza delle imprese crescono – Nel confronto con i tedeschi perdiamo anche sul mercato azionario: in Italia a luglio si è registrata una flessione del 2% nei prezzi degli equity, mentre la Germania ha fatto segnare un +5%.

Allarme Bce: crescono i rischi di insolvenza per le imprese italiane

Il clima d’incertezza che peggiora nell’area euro ha portato ad un “un netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese da parte degli operatori, misurato ad esempio dai tassi attesi di insolvenza, che sono cresciuti”. L’allarme viene dall’ultimo bollettino della Banca centrale europea.

Tra i grandi Paesi della zona Euro “l’incremento è stato particolarmente pronunciato per le imprese italiane“, mentre per le imprese olandesi e tedesche è stato “piuttosto moderato”. Allo stesso tempo la debole domanda di fondi esterni da parte delle imprese è ascrivibile alla maggiore propensione a trattenere gli utili attingendo alle riserve di liquidità accumulate e a ridurre la leva finanziaria complessiva.

L’Italia è ancora una volta messa a confronto con la Germania nell’analisi dei prezzi delle azioni. “Fino al 20 luglio”, si legge nel bollettino, “i prezzi degli equity italiani e spagnoli sono diminuiti mentre nella maggior parte degli altri Paesi aumentavano”. Nei giorni successivi invece la tendenza si è invertita per tutti ma i titoli dei due Paesi periferici “hanno registrato il maggiore declino”.

Nel periodo complessivo preso in considerazione il valore delle azioni spagnole e italiane “si è ridotto rispettivamente del 4% e del 2% mentre, per esempio, in Germania il valore degli equity è aumentato del 5%”. Guardando invece alla zona Euro lo stesso valore è diminuito dell’1%, ma considerando i prezzi delle azioni non finanziarie si è registrato un aumento del 3%. 

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