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Alitalia, Ue: “Intervento Poste Italiane non esclude che si tratti di aiuti di Stato”

In riferimento alle polemiche suscitate dall’investimento di Poste Italiane in Alitalia, il portavoce del commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, ha spiegato che Bruxelles sta aspettando la notifica dell’operazione per iniziare il lavoro di analisi – Saccomanni: “Nessun protezionismo”

Alitalia, Ue: “Intervento Poste Italiane non esclude che si tratti di aiuti di Stato”

“Il semplice fatto che una misura a favore di un’impresa venga da un’impresa pubblica e non da uno Stato non basta a escludere che si tratti di un aiuto di Stato”. Lo ha detto oggi il portavoce del commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, in riferimento alle polemiche suscitate dall’investimento di Poste Italiane in Alitalia. Il portavoce ha aggiunto che Bruxelles sta aspettando la notifica dell’operazione per iniziare il lavoro di analisi. 

Ieri dalla British Airways era arrivata una richiesta esplicita all’Unione europea: “Ci aspettiamo che la Commissione Ue intervenga per sospendere questo aiuto manifestamente illegale – si legge in una nota –. Siamo sempre stati contrari ad ogni forma di aiuto statale. È protezionismo, mina la competizione e favorisce quelle compagnie aeree in fallimento che non sono al passo con la realtà economica”.

Parole cui ha replicato oggi Fabrizio Saccomanni: “L’operazione Alitalia riguarda le società coinvolte – ha sottolineato il ministro del Tesoro –, il Governo sta solo monitorando la situazione, in ogni caso non si tratta di protezionismo. Parlare di protezionismo è fuori luogo, perché crediamo nell’integrazione della compagnia aerea con un altro operatore internazionale dato che la strategia del ‘fare da sola’ non ha senso, su questo la posizione dell’Italia è cambiata”.

Intanto, dopo un’assemblea fiume terminata a notte inoltrata, i soci di Alitalia hanno approvato all’unanimità l’aumento di capitale da 300 milioni. Al termine dell’operazione, il Cda della compagnia si dimetterà: un atto in qualche modo dovuto, dal momento che gli azionisti minori della società non dovrebbero aderire all’aumento, mentre nell’azionariato entrerà un altro soggetto forte come Poste Italiane.

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