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Algofinanza: Nanex scopre un algoritmo-cometa

L’americana Nanex “avvista” un algoritmo-cometa che durante la scorsa settimana ha occupato il 10% della banda disponibile, trattando su più di 500 titoli per un volume pari al 4% delle contrattazioni settimanali.

Algofinanza: Nanex scopre un algoritmo-cometa

La scorsa settimana un unico e sconosciuto algoritmo ha piazzato ordini, per cancellarli immediatamente, sulle piazze finanziarie statunitensi.

Niente di strano, finora. L’hft (“high frequency trading”, noto anche come “algotrading” o trading ad alta frequenza) non è un fenomeno sconosciuto. 

Permette di lucrare profitti stellari replicando migliaia di operazioni nello stock market, operazioni così fulminee da determinare il trend del mercato senza però esporre il trader a rischi significativi, dal momento che un singolo ordine viene aperto e chiuso nell’arco di pochi centesimi o addirittura millesimi di secondo. Ma il più delle volte le posizioni non vengono nemmeno aperte effettivamente.

L’algofinanza è divenuta un fenomeno così dirompente da coinvolgere una quota maggioritaria delle transazioni finanziarie. Sono nate quindi diverse società di analisi dei mercati specializzate nel monitoraggio dell’impatto finanziario dell’hft.

Una di queste, la Nanex, fondata dodici anni fa da Eric Hunsader, ha denunciato l'”avvistamento” di un algoritmo-cometa che la scorsa settimana avrebbe aperto e chiuso migliaia di transazioni da venticinque millisecondi ciascuna, per il 4% dell’intero volume di contrattazioni su circa 500 titoli.

Si tratta, però, di una vera e propria cometa finanziaria, dal momento che alle 10.30 di venerdì 5 ottobre si sono perse le tracce dell’algoritmo, non riavvistato dopo la riapertura dei mercati lunedì.

L’evento “la dice lunga su come una sola persona possa avere un impatto così sproporzionato sul mercato”, ha commentato Hunsader, Ceo di Nanex, riferendosi al fatto che non vi sarebbe stata alcuna operazione simultanea da parte di molti operatori. Anzi, il radar di Nanex ha “agganciato” il segnale dell’algoritmo, determinando una singola postazione all’interno della sede Nasdaq di Times Square.

Il flusso di transazioni è divenuto così intenso che una parte consistente della banda su cui circolano gli ordini è “occupata” dall’algotrading, e solo l’algoritmo osservato da Nanex avrebbe “sequestrato” circa il 10% dello spazio ogni giorno a disposizione degli operatori.

L’hft è sempre più impopolare, e per quanto si tratti di un fenomeno legale, è percepito come tecnica speculativa pura. Ma come nel settore bancario la regolazione fa fatica ad implementare regole certe e stringenti.

Nel caso dell’algofinanza, tuttavia, l’attenzione della politica inizia a convergere sulla necessità di mettere dei freni alla tecnologia: una commissione del Senato statunitense ha iniziato un’investigazione a fine settembre, ma la risposta legislativa all’hft è ben lontana dal nascere.

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