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ACCADDE OGGI – Primo appello di De Gaulle a Radio Londra nel ’40

Considerato il testo fondatore della Resistenza francese, fu il primo discorso del generale a Radio Londra e arrivò quattro giorni dopo l’ingresso delle truppe naziste a Parigi

ACCADDE OGGI – Primo appello di De Gaulle a Radio Londra nel ’40

Compie oggi 81 anni l’Appello del 18 giugno, il primo discorso del generale Charles de Gaulle a Radio Londra, sulle frequenze della Bbc. Trasmesso in questa data nel 1940, rappresenta una sorta di chiamata alle armi per incitare i francesi a non smettere di combattere contro il Terzo Reich. È considerato il testo fondatore della Resistenza francese, anche perché il contesto storico in cui fu pronunciato era dei più drammatici: quattro giorni prima, il 14 giugno, le truppe naziste erano entrate a Parigi.

In realtà, l’appello non fu molto ascoltato in diretta, ma ebbe largo seguito a partire dal giorno successivo, quando fu pubblicato sulla stampa francese e ripreso da molte radio estere. Purtroppo, la versione originale dell’appello non fu registrata: il documento sonoro che possiamo ascoltare oggi risale al 22 giugno 1940, quando De Gaulle ripeté l’appello.

Ecco il testo integrale dell’appello del 18 giugno 1940.

«I capi, che da numerosi anni sono alla testa delle forze armate francesi, hanno formato un governo.

Questo governo, adducendo la sconfitta delle nostre forze armate, ha preso contatto con il nemico per cessare i combattimenti.

Certo, noi siamo stati, noi siamo surclassati dalla forza meccanica, terrestre e aerea, del nemico.

Infinitamente più del loro numero, sono i carri, gli aerei, la tattica dei tedeschi che ci fanno indietreggiare. Sono i carri, gli aerei, la tattica dei tedeschi che hanno sorpreso i nostri capi al punto da condurli là dove essi oggi si trovano.

Ma l’ultima parola è stata detta? La speranza deve svanire? La sconfitta è definitiva? No!

Credete a me, a me che vi parlo con conoscenza di causa, e vi dico che nulla è perduto per la Francia. Gli stessi mezzi che ci hanno sconfitto possono portarci un giorno alla vittoria.

Perché la Francia non è sola! Non è sola! Non è sola! Ha dietro di sé un grande Impero. Può far blocco con l’Impero britannico che controlla il mare e continua la lotta. Può, come l’Inghilterra, utilizzare senza limiti l’immensa industria degli Stati Uniti.

Questa guerra non è limitata allo sfortunato territorio del nostro Paese. Questa guerra non è decisa dalla battaglia di Francia. Questa guerra è una guerra mondiale. Tutte le responsabilità, tutti i ritardi, tutte le sofferenze non impediscono la possibilità di far ricorso a tutti i mezzi che vi sono nell’universo, necessari a schiacciare un giorno i nostri nemici. Folgorati oggi dalla forza meccanica noi potremo vincere in futuro grazie ad una forza meccanica superiore. Il destino del mondo è là.

Io, Generale de Gaulle, attualmente a Londra, io invito gli ufficiali ed i soldati francesi che si trovano in territorio britannico o che vi si troveranno in futuro, con le loro armi o anche disarmati, io invito gli ingegneri e gli specialisti delle industrie d’armamenti che si trovano in territorio britannico, o che vi si troveranno in futuro, a mettersi in rapporto con me.

Qualunque cosa accada, la fiamma della resistenza francese non si dovrà spegnere e non si spegnerà.

Domani, come oggi, io parlerò alla Radio di Londra.»

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