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ACCADDE OGGI – L’Italia entra nell’Onu: era il 1955

Dopo quasi 10 anni di complicate trattative diplomatiche, il 14 dicembre del 1955 il nostro Paese venne finalmente ammesso all’Organizzazione delle Nazioni Unite, nata nel 1955

ACCADDE OGGI – L’Italia entra nell’Onu: era il 1955

Il 14 dicembre del 1955, esattamente 64 anni fa, l’Italia faceva il suo ingresso nell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). All’epoca, il presidente del Consiglio era Antonio Segni, mentre il capo dello Stato era Giovanni Gronchi. Fu un passo importante per la storia del nostro Paese e arrivò al termine di un percorso diplomatico decennale.

L’Onu era nata subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, al termine della Conferenza internazionale di San Francisco. L’Italia – che pure era membro permanente del Consiglio della Società delle Nazioni, la progenitrice della Nazioni Unite costituita dopo il primo conflitto mondiale – non fu nemmeno invitata al vertice in California.  

In seguito, il nostro Paese chiese più volte di poter aderire all’Onu (la prima domanda ammissione risale al 7 maggio del 1947), ma le istanze di Roma furono respinte per anni, malgrado il parere favorevole espresso dalla Corte Internazionale di Giustizia il 28 maggio 1948. Fatto ancora più strano: dal 1946 la capitale italiana ospitava la sede dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (la Fao), una delle più importanti agenzie Onu.

Il ritardo con cui il nostro Paese fu ammesso alle Nazioni Unite si spiega solo con la necessità di mantenere i precari equilibri internazionali nel periodo più critico della guerra fredda fra Usa e Urss. Non a caso, nel 1955 insieme al nostro Paese, appartenente al blocco occidentale, entrarono nell’Onu anche altri 15 Stati, fra cui diversi satelliti dell’Unione Sovietica.

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