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ACCADDE OGGI – La breccia di Porta Pia cambia i rapporti Stato-Chiesa

Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri entrano a Roma aprendo un passaggio nelle mura aureliane: è l’evento culminante del Risorgimento e la fine dello Stato Pontificio

ACCADDE OGGI – La breccia di Porta Pia cambia i rapporti Stato-Chiesa

“La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno italico”. Così parlò Camillo Benso, conte di Cavour, in un discorso al Parlamento del Regno di Sardegna l’11 ottobre del 1860. L’auspicio del Conte si trasformò in realtà 10 anni dopo con l’episodio culminante del Risorgimento, di cui proprio oggi cade l’anniversario numero 149. Stiamo parlando della breccia di Porta Pia, evento che segnò l’annessione di Roma al Regno d’Italia e quindi la fine dello Stato Pontificio.

Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri – agli ordini dal generale Cadorna – entrarono nella Città Eterna aprendo un passaggio nelle mura aureliane, fra Porta Pia e Porta Salaria. Dopo cinque ore di cannoneggiamento dell’artiglieria del Regno d’Italia, fu fatta brillare una carica posta dai reali guastatori, che provocò il crollo della fortificazione e aprì una breccia di circa 30 metri, attraverso la quale irruppero i bersaglieri e altri reparti di fanteria.

Ai primi colpi di artiglieria contro le mura, papa Pio IX ordinò al generale in capo delle truppe pontificie, H. Kanzler, di limitare la difesa al tempo necessario per affermare la protesta della Santa Sede e aprire le trattative per la resa. Kanzler scelse però di prendere tempo e le truppe pontificie si arresero solo dopo un assalto del 40esimo reggimento di fanteria.

Privato del potere temporale, il primo novembre dello stesso anno Pio IX emanò l’enciclica Respicientes ea, nella quale dichiarava “ingiusta, violenta, nulla e invalida” l’occupazione dei domini della Santa Sede. Si apriva così un lungo contenzioso che si sarebbe risolto definitivamente solo nel 1929 con i Patti lateranensi, che determinarono – fra l’altro – l’istituzione della Città del Vaticano come Stato indipendente.  

L’anniversario del 20 settembre è stato festività nazionale fino al 1930, quando fu abolito proprio in seguito alla firma del concordato fra la Santa Sede e il regime fascista.

La Capitale d’Italia fu trasferita da Firenze a Roma nel 1971.  

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