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ACCADDE OGGI – La Borsa di Roma viene fondata nel 1802

Il 24 dicembre di 217 anni fa veniva fondata nello Stato Pontificio la terza Borsa valori della Penisola dopo quelle di Venezia e di Trieste – Per tutto il Novecento, la piazza azionaria romana fu seconda solo a quella milanese

ACCADDE OGGI – La Borsa di Roma viene fondata nel 1802

Piazza Affari non è sempre stata l’Unica Borsa italiana. Fino al 1997, quando furono unificate in quella di Milano, nel nostro Paese c’erano ben 10 Borse valori. E una delle più importanti era la Borsa di Roma, che fu fondata nello Stato Pontificio il 24 dicembre del 1802, esattamente due secoli e 17 anni fa. Fu la terza Borsa a essere istituita in Italia dopo quelle di Venezia (1630) e di Trieste (1775) e dal Novecento fu seconda per importanza solo a quella milanese.

La prima sede della Borsa di Roma fu l’Archiginnasio del Palazzo della Sapienza, la scuola universitaria romana. Gli scambi erano limitati e gli operatori, sensali e banchieri, erano pochissimi: nel 1812 ne risultavano iscritti appena 19.

Negli anni Venti dell’800 la Borsa fu trasferita vicino Piazza Venezia, a Palazzo Valentini (in anni recenti se della Provincia di Roma, ora Città metropolitana). Dopo di che, nel 1831 arrivò il trasloco definitivo nel Tempio di Adriano. Qui ha sede ancora oggi la Camera di Commercio di Roma, che all’epoca aveva la responsabilità di gestire la Borsa.

Dopo il 1870, con l’annessione di Roma al Regno d’Italia, la Borsa dovette adeguarsi ai regolamenti già recepiti in tutte le altre piazze di scambio presenti nel Paese.

Malgrado tutto, gli operatori rimasero sempre pochi: nel 1925 erano 39, mentre nel 1969 raggiunsero il numero massimo di 70.

Per quanto riguarda i titoli scambiati, nel corso del XX secolo la Borsa di Roma si specializzò nel commercio di titoli di Stato e di azioni di società immobiliari. Secondo un’indagine commissionata nel 1976 dal Senato, nella piazza romana veniva scambiato il 17,2% delle obbligazioni pubbliche italiane.

Solo nel 1991 fu varata la riforma che abolì le grida per introdurre gli scambi telematici. Ma fu una storia breve: appena sei anni dopo arrivò l’accorpamento di tutte le piazze finanziarie italiane in una sola società privata, Borsa Italiana, con sede a Milano.

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