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ACCADDE OGGI – 41 anni fa Wojtyla diventa Papa Giovanni Paolo II

Erano le 18 e 18 del 16 ottobre 1978 quando la fumata bianca della Cappella Sistina annunciò il nuovo Papa: il polacco Karol Wojtyla che diventò uno dei protagonisti della scena internazionale che nel 1989 vide la caduta del Muro di Berlino

ACCADDE OGGI – 41 anni fa Wojtyla diventa Papa Giovanni Paolo II

“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!”. Con queste parole, entrate nella storia, Papa Giovanni Paolo II iniziò ufficialmente il suo pontificato, esattamente 41 anni fa. Erano infatti le ore 18.18 del 16 ottobre 1978 quando, dopo l’ottavo scrutinio, dal comignolo della Cappella Sistina si levò la famosa fumata bianca. Poco meno di mezz’ora dopo, alle 18:45, il cardinale protodiacono Pericle Felici annunciò l’avvenuta elezione a Pontefice del cardinale polacco Karol Wojtyla.

Fu la prima volta nella storia di un Papa polacco e la prima dopo 455 anni di un Papa straniero, anche se da allora si è proseguito su questa tendenza, visto che sia il successore Benedetto XVI – tedesco – che l’attuale Papa Francesco – argentino – sono anche loro non italiani. Quanto al nome scelto, pare che in un primo momento Wojtyła si volesse chiamare Stanislao I in onore del santo patrono della Polonia, ma alla fine su scelto Giovanni Paolo II, in ricordo del predecessore appena deceduto, Papa Luciani, ultimo Pontefice italiano e primo Papa nato nel XX secolo, venuto a mancare dopo appena 33 giorni dall’inizio del suo mandato.

L’elezione di Giovanni Paolo II ha segnato una svolta nella storia, non solo della Chiesa. Primo Papa straniero dopo Adriano VI, veniva da un Paese comunista negli anni della Guerra Fredda, e nel corso del suo mandato fu tra i protagonisti della scena politica internazionale, in un periodo che portò all’abbattimento del Muro di Berlino e alla caduta dell’impero sovietico e soprattutto della dottrina comunista, del quale fu un fervido oppositore aprendo la strada – anche attraverso il messaggio religioso – ad una stagione riformista e di dialogo tra mondo occidentale ed Europa dell’Est, e tra le varie fedi religiose.

Il 13 maggio 1981, probabilmente per questi motivi, subì un attentato quasi mortale da parte di Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, che sparò al Papa tre colpi di pistola in piazza San Pietro, pochi minuti dopo che egli era entrato nella piazza per un’udienza generale, colpendolo all’addome. Wojtyła fu presto soccorso e sopravvisse, dopo un intervento della durata di 5 ore e 30 minuti. Due anni dopo, nel Natale del 1983, volle andare in prigione per incontrare il suo attentatore e dargli il suo perdono. I due parlarono da soli per lungo tempo e la loro conversazione è rimasta privata.

Ali Ağca non ha mai voluto rivelare in modo chiaro la verità e ha ripetutamente cambiato versione sulla dinamica della preparazione dell’attentato, a volte suggerendo persino di aver avuto aiuti dall’interno del Vaticano. I documenti analizzati dalla commissione Mitrokhin dimostrerebbero che l’attentato fu progettato dal KGB in collaborazione con Stasi: tesi non confermata ufficialmente, ma resta molto probabile l’implicazione dell’Unione sovietica nella vicenda.

Il suo pontificato è stato lunghissimo, il terzo più duraturo della storia, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo: durò per la precisione 26 anni, 5 mesi e 17 giorni, al termine dei quali morì il 2 aprile 2005 a Roma, all’età di 84 anni. Figura molto popolare in tutto il pianeta (da Papa fece 104 viaggi in tutto il mondo, che videro tutti la partecipazione di enormi folle, tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso), dopo la sua morte fu ben presto avviata dal successore Ratzinger la pratica per la beatificazione, arrivata nel 2007. Giovanni Paolo II è stato successivamente anche canonizzato, insieme a Giovanni XXIII, da papa Francesco. Dal 2014 è dunque Santo, in seguito al riconoscimento di due miracoli: la guarigione di suor Marie Simon-Pierre Normand dal Parkinson e la guarigione di Floribhet Mora.

L’era Wojtyla fu insomma quella di un Papato sempre più innovativo e vicino ai giovani: approfittando della concomitanza con l’Anno internazionale della Gioventù indetta dall’ONU, Giovanni Paolo II nel 1985 istituì le Giornate Mondiali della Gioventù, un appuntamento che è diventato sempre più importante e partecipato nel corso degli anni. Nel 2000 ha ospitato a Roma il Giubileo e fu anche detto “l’atleta di Dio” per le sue varie passioni sportive: praticò sci, nuoto, canottaggio, calcio e fu amante della montagna, continuando a praticare sport finché la salute glielo permise. Proprio per problemi di salute (aveva tra l’altro il Parkinson sin dagli anni ’90) morì nel 2005.

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