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A2a, fruttano i tagli alla governance: i manager adesso costano meno

Il costo della governance di A2a si abbassa di circa il 25% nel 2012 a seguito del taglio delle remunerazioni deciso dai Comuni azionisti, cioè Milano e Brescia.

A2a, fruttano i tagli alla governance: i manager adesso costano meno

Il costo della governance di A2a, che conta due consigli di amministrazione (gestione e sorveglianza), si abbassa di circa il 25% nel 2012 a seguito del taglio delle remunerazioni deciso dai Comuni azionisti, cioè Milano e Brescia. Dalla relazione sulla remunerazione della multiutility lombarda, consultata da Radiocor, emerge infatti che, in tutto, i 23 consiglieri (compresi i presidenti Graziano Tarantini e Pippo Ranci) l’anno scorso sono costati 3,29 milioni di euro a fronte dei 4,4 milioni del 2011.

In realtà, il risparmio reale annuo sarebbe superiore (circa il 30%), ma nel 2012 la riduzione degli stipendi è avvenuta tra fine maggio e inizio giugno e ha esplicato dunque i propri effetti per soli sette mesi. Sostanzialmente invariati, invece, gli emolumenti dei due direttori generali, Renato Ravanelli e Paolo Rossetti, che hanno percepito complessivamente circa 2 milioni di euro, devolvendo comunque in beneficenza 100mila euro a testa (detratti dal bonus variabile).

Anche Tarantini, presidente del consiglio di gestione, ha devoluto 50mila euro (su 700mila complessivi annui tra fisso e variabile) così come Ranci, presidente del consiglio di sorveglianza, che ha destinato in beneficenza 30mila euro a fronte di un fisso annuo di 175mila euro, già tagliato del 55% dall’esercizio precedente.

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