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A Milano brilla Fiat. Bot: tassi da record

Forti guadagni oggi a Piazza Affari per il Lingotto, dopo l’annuncio ufficiale dell’uscita di Montezemolo dalla Ferrari e l’arrivo di Marchionne – Nella mattina il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di Bot a un anno con rendimenti in calo rispetto al precedente minimo storico – Sui listini europei pesano ancora la Scozia e le tensioni Russia-Ucraina

A Milano brilla Fiat. Bot: tassi da record

L’incertezza tiene i listini europei attorno alla parità. Milano ha recuperato le perdite della mattinata e si porta in territorio positivo in rialzo dello 0,36% sostenuto anche dal nuovo record dell’asta di titoli di Stato. Questa mattina il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di Bot a un anno con rendimenti in calo allo 0,271% rispetto al precedente minimo storico dello 0,279%. Anche la domanda si è mostrata tonica con 13,549 miliardi di euro richiesti. Lo spread Btp-bund è in rialzo a 140 punti base dai 131,6 dell’apertura. Il rendimento è al 2,36%. Le altre Borse europee si muovono contrastate anch’esse poco lontano dalla parità: Parigi +0,07%, Londra +0,18%, Francoforte -0,04% e Madrid -0,39%. Il listino spagnolo è appesantito da Santander dopo l’annuncio della scomparsa del presidente Emilio Botin.

I mercati osservano i vari fronti di tensione geopolitica, a partire dalle possibili nuove sanzioni europee alla Russia per l’Ucraina.La questione scozzese sta riguadagnando il centro della scena sia per le potenziali conseguenze di un sì al referendum sull’indipendenza sia per le possibili ripercussioni a cascata, a partire dal rischio che anche la Catalogna possa essere tentata dalle spinte indipendentiste. Un report della Fed di San Francisco, ha poi idontto a pensare che il rialzo dei tassi Usa sia più vicino di quanto scontato della Borse. Ora il mercato guarda al prossimo meeting del 17 settembre dove potrebbero arrivare segnali forti per preparare le Borse alla svolta di dicembre.

A sostenere la parziale ripresa dei listini hanno però contribuito le dichiarazioni del premier cinese Li Keqiang Li che oggi in apertura dei lavori del Summer Davos nella città di Tianjin ha ribadito che la Cina centrerà il target del 7,5% di crescita del Pil quest’anno e questo perché la Cina sta usando strumenti strutturali e mirati per “riforme solide” piuttosto che “stimoli forti” per spingere l’economia.

Se la Cina scongiura l’hard landing, l’Europa è alla prese con disoccupazione e stagnazione. La Francia ha appena comunicato che il deficit pubblico francese salirà quest’anno al 4,4% del pil dal 4,2% registrato lo scorso anno. La stima per il 2015 è di un deficit/pil al 4,3%. La Francia sposta quindi al 2017 (dal 2015) l’obiettivo per ridurre il rapporto deficit/pil alla soglia del 3 per cento. In Italia ieri il premier Renzi ha rilevato che “in questo momento” e per quest’anno “balliamo intorno allo 0 sul fronte del Pil. “E’ uno stop alla caduta – ha proseguito Renzi – ma non siamo ancora ripartiti”. Bene invece la produzione industriale in Spagna che mette a segno il nono mese consecutivo di crescita, +0,8% a luglio su base annua . Oggi il presidente della Commissione europea ha presentato la nuova squadra tra cui Moscovici agli Affari economici, Hill alla Stabilità finanziaria, Katainen vicepresidente per crescita e investimenti e la danese Vestager all’Antitrust europeo. Dagli Usa non si attendono dati macroeconomici rilevanti ma il mercato guarda a Apple che ha presentato l’iPhone 6 e iPhone 6 Plus dallo schermo gigante più l’iWatch, l’orologio che combina navigatore, strumenti di pagamento oltre a funzioni di controllo della salute e del fitness (prezzo previsto tra i 350 e i 400 dollari).

A Piazza Affari corre Fiat +2,60% dopo l’annuncio ufficiale dell’uscita di Montezemolo dalla Ferrari e l’arrivo alla presidenza di Marchionne, con il mercato che si attende novità per Maranello. Bene anche Cnh industrial +1,26%. In evidenza le popolari che riprendono quota: Bper +1,36%, Mps +1,26% e Ubi +1,25%. Male però la Bpm -1%. In fondo al Ftse Mib Ferragamo -2,65%, Mediaset -2,42% nonostante il possibile interesse di Vivendi all’acquisto dell’11,1% di Mediaset Premium in mano a Telefonica, che in luglio è entrata con 100 milioni nella pay tv del Biscione. Stm -1,41%, Finmeccanica -1,14%.

Ieri Rai Way, la società del Gruppo Rai proprietaria della rete di trasmissione e diffusione dei segnali televisivi e radiofonici, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie presso il Mercato Telematico Azionario

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