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Inchiesta urbanistica Milano, Sala va avanti con l’appoggio del Pd e promette discontinuità: l’assessore Tancredi si dimette

Il sindaco di Milano non si dimette (“Ho le mani pulite”) e promette in consiglio comunale di affrontare con maggior vigore le emergenze della città, a partire dall’housing sociale. Le destre all’attacco ma il presidente leghista della Lombardia sostiene il sindaco

Inchiesta urbanistica Milano, Sala va avanti con l’appoggio del Pd e promette discontinuità: l’assessore Tancredi si dimette

La vicenda giudiziaria è solo agli inizi e solo il tempo darà delle risposte definitive, ma intanto c’è la questione politica, decisamente più urgente e alla quale il sindaco di Milano Giuseppe Sala non poteva più sottrarsi. Dopo lo scandalo esploso la settimana scorsa sul sistema di potere del capoluogo meneghino (gli inquirenti ipotizzano reati dalla corruzione al traffico di influenze illecite), il primo cittadino, al secondo mandato e a otto mesi dal grande evento delle Olimpiadi invernali, è intervenuto in consiglio comunale.

E lo ha fatto citando un’altra famosa inchiesta che aveva travolto, decenni fa, la città di Milano e con effetto domino tutta la politica italiana: “Le mie mani sono pulite”, ha detto Sala all’inizio del suo discorso, in un clima molto teso con proteste fuori dall’Aula invocando le dimissioni di tutta la giunta, e alla presenza dell’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, indagato e dimissionario ma accolto con emozione dai colleghi.

Le parole del sindaco Sala

“Siamo in un momento delicato per molti motivi. Sono giorni confusi in cui tutto sembra diventare oscuro e le certezze vacillare. Sono venuto a conoscenza del mio coinvolgimento nelle indagini dalla stampa. Ho agito sempre nell’interesse dei cittadini“, ha detto il primo cittadino di Milano all’inizio del suo sofferto intervento, ricordando di essere anche lui tra i 74 indagati della maxi indagine sull’edilizia, ma proclamando ancora una volta la sua estraneità. “Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature, di cui ho avuto onere e onore, si è sempre esclusivamente basato sull’interesse dei cittadini e delle cittadine. Non esiste una singola azione che possa essere attribuita a mio vantaggio”, ha ribadito Sala in quello che si pone piuttosto come un discorso programmatico per i restanti due anni di legislatura, dato che già alla vigilia il sindaco aveva lasciato intendere che non si sarebbe dimesso, incassando il sostegno del Partito democratico che però ha chiesto almeno la testa dell’assessore Tancredi e adesso invoca un cambio di passo anche e soprattutto sulla questione del nuovo stadio, che è il dossier più scottante del momento ed è stato rinviato a settembre.

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La giunta va avanti: “Io ci sono”, ribadisce Sala

“Non intendo dare giudizi sull’operato della magistratura ma non posso evitare di raccontare la mia versione”, ha proseguito Sala, puntando il dito contro le modalità con cui “indagini riservate sono diventate pubbliche. Ricordo a chi approfitta pubblicamente della mia situazione che ‘oggi a me, domani a te’. A una parte dell’opposizione, non a tutta, dico che se vi abbandonate agli schiamazzi d’aula per avere una foto in cronaca locale sortirà sicuramente il suo effetto. Se lo fate per destabilizzarmi non c’è dubbio che questo non avrà alcun effetto, perché nella mia vita ho vissuto diversi momenti difficili”. “La risposta a quello che sta succedendo deve essere politica“, ha aggiunto Sala. “Dobbiamo far sì che i prossimi sviluppi urbanistici abbiano un impatto pubblico, intervenire sul costo di case e affitti e migliorare alcuni servizi, come il trasporto pubblico. Io ci sono, io vado avanti”, ha chiuso una parte del suo intervento Giuseppe Sala, incassando gli applausi dell’aula e confermando dunque l’intenzione di rimanere in sella fino alla scadenza del mandato, con l’impegno di dare una svolta trasparente e sociale sulle politiche di edilizia e servizi.

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