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Ancelotti ct del Brasile per far risorgere la Seleçao: ecco quanto guadagnerà

Siamo i più forti del mondo e saremo allenati dal migliore del mondo”, ha detto senza mezzi termini il presidente della Federazione brasiliana Ednaldo Rodrigues nel dare l’annuncio ufficiale. Il Brasile ha vinto 5 Mondiali ma il titolo manca dal 2002. Per Carletto contratto di un anno con ingaggio record

Ancelotti ct del Brasile per far risorgere la Seleçao: ecco quanto guadagnerà

Dopo mesi di tira e molla, finalmente si farà il matrimonio tra Carlo Ancelotti e la Nazionale brasiliana di calcio. Il divorzio del tecnico emiliano dal Real Madrid era nell’aria da settimane dopo la stagione deludente (niente Champions e sono sfumate anche Liga e Copa del Rey a favore dei rivali del Barça), nonostante un contratto fino al 2026 e un Mondiale per club ancora da giocare a giugno, ma sembrava che Carletto stesse per accettare una maxi offerta da 50 milioni di euro a stagione dall’Arabia Saudita. Invece dovrà “accontentarsi” secondo la stampa brasiliana di circa 60 milioni di reais all’anno, ovvero circa 10 milioni di euro, non molto meno di quanto percepiva al Real Madrid, vale a dire 11 milioni di euro netti l’anno. L’accordo con la CBF, la Federazione brasiliana, è di solo un anno, fino al termine del Mondiale del 2026, ma probabilmente verrà rinnovato se le cose dovessero andare bene. Sempre secondo i giornali brasiliani Ancelotti avrà diritto ad un premio di quasi 1 milione di euro se porterà la Seleçao a vincere l’agognata Coppa, che manca ormai dal lontano 2002. 

Al momento né il Real Madrid né il diretto interessato hanno confermato, ma è probabile che il tecnico lo faccia già oggi nella conferenza stampa di presentazione del turno infrasettimanale di campionato contro il Maiorca, mentre sembra che i blancos abbiano già individuato il sostituto nell’ex centrocampista Xabi Alonso, campione di Germania l’anno scorso alla guida del Bayer Leverkusen. 

Ancellotti: il ct più pagato nella storia del Brasile

Ancelotti si appresta a diventare di gran lunga il ct più pagato della storia della Seleçao (guadagnerà il doppio di Tite, l’allenatore della disastrosa spedizione in Qatar) e sarà anche il primo tecnico straniero a guidare la Nazionale in una competizione importante come la Coppa del mondo. 

Le aspettative sono altissime: l’eco dei trionfi dell’ex allenatore di Juventus e Milan è arrivato anche in Sudamerica, dove Carletto gode di ottima considerazione. “La Seleçao brasiliana, la più vincente della storia del calcio mondiale, sarà allenata dal migliore allenatore del mondo”, è arrivato a dire il presidente della CBF Ednaldo Rodrigues in un video in cui ufficializzava l’arrivo del tecnico italiano. Per Rodrigues è una operazione importantissima non solo per rilanciare le ambizioni di una Nazionale in piena crisi di gioco e di risultati, ma soprattutto per ridare credibilità e fiducia a tutto il movimento e alla sua contestatissima gestione.

Il Brasile e la famiglia Neymar

Il presidente è infatti nell’occhio del ciclone, pesantemente criticato da stampa e opinione pubblica per non azzeccarne una da parecchio tempo. In particolare, gli viene rimproverato di aver consegnato il destino del calcio brasiliano nelle mani della famiglia Neymar, in particolare del padre che avrebbe posto il veto sulla scelta – prima di quella di Ancelotti – del portoghese Jorge Jesus, che aveva fatto molto bene al Flamengo ma che all’Al Hilal non andava d’accordo proprio con Neymar, il quale nel frattempo se ne è tornato in patria, al Santos. L’ex asso di Barça e Psg è tormentato dagli infortuni e la sua carriera pare oggettivamente al capolinea, ma lui si è messo in testa di partecipare al suo ultimo Mondiale e avrebbe – sempre secondo la stampa brasiliana – storto il naso sul nome di Jesus, costringendo di fatto la Federazione a dirottare la preferenza su Ancelotti, notoriamente ottimo gestore di campioni. 

Ancelotti esordirà il 5 giugno

La qualificazione ai Mondiali 2026 non sembra a rischio, ma i verdeoro sono da tempo precipitati in una spirale di confusione tecnica e mediocrità: dall’addio di Tite dopo la Coppa del 2022 sono stati provati tre allenatori, uno peggio dell’altro. L’ultimo, Dorival Jr, è stato esonerato dopo la pesante goleada subita a fine marzo dall’Argentina (4-1), una nazionale che nelle qualificazioni mondiali non aveva mai vinto con 3 gol di scarto sui rivali lusofoni. Da allora la Seleçao è di fatto senza tecnico: Ancelotti, che verrà presentato presumibilmente a fine maggio, esordirà il 5 giugno in trasferta contro l’Ecuador. Una gara complicata anche se comunque il Brasile ha un buon margine in classifica e non dovrebbe rischiare di non presentarsi l’anno prossimo in Usa-Canada-Messico, dove saranno ammesse ben 6 squadre sudamericane più un ripescaggio (insomma sarà più facile qualificarsi che non, ce la potrebbe fare persino il Venezuela per la prima volta nella storia). 

I numeri di Ancelotti

La vera sfida per Ancelotti sarà fare bene al Mondiale, possibilmente portando a casa la coppa, anche se non tutti in Brasile sono ottimisti: alcuni commentatori stanno ricordando – e non a torto – che quello di oggi è probabilmente il peggior Ancelotti di sempre, reduce da una stagione deludente con il Real Madrid, in cui è stato più volte preso a pallate dal Barcellona e si è fatto malamente eliminare dalla Champions. Insomma anche oltre Oceano c’è chi sospetta che il 66 enne tecnico reggiano sia “bollito”. Resta però il fatto che con le merengues ha vinto la bellezza di 15 titoli e che i precedenti di un ct assunto dalla Seleçao ad un solo anno dal Mondiale portano bene. 

Il Brasile infatti ha vinto 5 coppe del mondo e in 4 occasioni il ct aveva firmato a ridosso della manifestazione. Solo nel 1994, con Carlos Alberto Parreira, c’era stato un “ciclo lungo” e non un condottiero last minute. Ancelotti è praticamente last minute visto che avrà solo un pugno di partite per trovare la quadra, ma è uomo da coppe: nella sua lunga carriera ne ha vinte ben 24. E poi aveva il Brasile nel destino: da giocatore ha vinto lo scudetto a Roma con Falcao; al cinema ha recitato con il “fenomeno” carioca Aristoteles nella Longobarda agli ordini di Lino Banfi; ed infine ha allenato il Milan più brasileiro di sempre, quello di Kakà, Dida, Cafu, Serginho, Pato e altri ancora. Nella sua carriera Ancelotti ha allenato 43 giocatori brasiliani. Gliene basteranno molti meno per provare a vincere la Coppa del mondo.

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