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Lvmh batte la crisi con una crescita oltre le attese: fatturato di 56,5 miliardi e +19% nel terzo trimestre 2022

La performance è stata trainata dall’andamento di Europa, Usa e Giappone. Nel terzo trimestre accelera anche l’Asia grazie all’allentamento delle restrizioni sanitarie in Cina. Titolo in rialzo

Lvmh batte la crisi con una crescita oltre le attese: fatturato di 56,5 miliardi e +19% nel terzo trimestre 2022

Lvmh cresce e crescerà ancora. Il colosso del lusso francese ha registrato un fatturato di 56,5 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2022, con un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. La crescita organica dei ricavi è stata del 20%. Nel terzo trimestre, la crescita organica dei ricavi è stata del 19%, superando i consensus stabiliti da Bloomberg e Factset, che stimavano rispettivamente 18,87 e 18,88 miliardi di euro. E per il futuro? “Nonostante un contesto geopolitico ed economico incerto, il gruppo è fiducioso nel proseguimento dell’attuale crescita”, spiega in una nota.

Intanto, Lvmh svetta tra i titoli del Cac 40 e intorno alle 11 guadagna il 2,47% a 625,60 euro ad azione.

Europa, Usa e Giappone trainano la buona performance di Lvmh

Europa, Stati Uniti e Giappone, in forte crescita dall’inizio dell’anno, “hanno beneficiato della solida domanda dei clienti locali e della ripresa dei viaggi internazionali”, ” e sono cresciute rispettivamente del 43%, 19% e 32% rispetto al stesso periodo nel 2021. L’Asia (compresa la Cina) ha registrato un livello di crescita inferiore nei primi nove mesi del 2022, “anche se la crescita nell’ultimo trimestre ha subito un’accelerazione grazie al parziale allentamento delle restrizioni sanitarie”.

Lvmh per categoria di prodotto

Moda e Pelletteria

Moda e Pelletteria, la divisione principale del gruppo, continua a mettere a segno dei record e da sola ha realizzato 9,69 miliardi di fatturato nel terzo trimestre (+22% organico) e 27,823 miliardi nei 9 mesi (+24%). La maison “Louis Vuitton brilla di nuovo”, secondo il comunicato stampa di Lvmh, che non dettaglia mai il fatturato dei suoi marchi, ma aggiunge che “Christian Dior sta portando avanti una crescita notevole in tutte le sue linee di prodotti” e che “Celine sta vivendo una crescita molto forte grazie al successo delle creazioni di Hedi Slimane, così come Loewe, guidata dalla forte creatività di Jonathan Anderson. Loro Piana mantiene un buon ritmo. Fendi by Kim Jones ha infine celebrato il 25° anniversario della sua iconica borsa Baguette con una sfilata eccezionale a New York”.

Profumi e Cosmetici

La divisione Profumi e Cosmetici è cresciuta del 10% a 1,96 miliardi di euro. Parfums Christian Dior ha registrato una performance notevole rafforzando la leadership in tutti i mercati chiave, seguito da Guerlain e Parfums Givenchy.

Orologi e Gioielli, Vini e Liquori

Mentre quella Orologi e Gioielli ha raggiunto i 2,66 miliardi (+16%). Tiffany & co. è stata trainata da un forte slancio negli Stati Uniti e anche Bulgari, Chaumet e Tag heuer hanno performato bene.

Bene anche l’attività Vini e Liquori che ha realizzato vendite per 1,9 miliardi di euro, in salita del 14%.

Sephora 

La Distribuzione Selettiva (Sephora, DFS) ha totalizzato 3,46 miliardi di euro (+15%). Nei primi nove mesi, Sephora ha realizzato “un’ottima performance, con una forte crescita dell’attività dei suoi negozi”, in particolare in Nord America, Francia e Medio Oriente, secondo il colosso francese del lusso. DFS rimane colpito dalla “debolezza dei viaggi, a causa delle continue restrizioni sanitarie in Asia”.

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