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Napoli-Juve al cardiopalma e Milan in visita allo Spezia

Gli allenatori di Juve e Napoli, Pirlo e Gattuso, sono amicissimi avendo giocato insieme per 10 anni nel Milan ma nessuno può fare sconti: Pirlo perchè vuol proseguire la corsa scudetto e Gattuso perchè sa di giocarsi la panchina del Napoli – Il Milan invece vuole fare punti in Liguria per prepararsi nel modo migliore al derby contro l’Inter.

Napoli-Juve al cardiopalma e Milan in visita allo Spezia

Un sabato imperdibile. La 22esima giornata, iniziata ieri con l’1-1 tra Bologna e Benevento, ci regala un Napoli-Juventus da batticuore (ore 18), ma anche un interessante Spezia-Milan (20.45) con Inter e Lazio alla finestra, in attesa di incrociare i guantoni nel big match di domani sera. Gli incroci diventano sempre più delicati, tanto più che domenica prossima ci sarà il derby di Milano, appuntamento, classifica alla mano, fondamentale in chiave scudetto. Logico dunque che rossoneri e nerazzurri non vogliano perdere terreno proprio ora, così come la Juventus, le cui speranze di rimonta passano in gran parte dalle prossime due giornate.

Pirlo sa che vincendo a Napoli metterebbe molta pressione sulle milanesi, a quel punto obbligate a rispondere allo stesso modo, ma anche che Gattuso, se possibile, ha ancor più bisogno di punti di lui. I due, compagni di squadra per 10 anni tra Milan e Nazionale, sono grandi amici ma questa sera non potranno farsi nessun tipo di sconto: la partita del Maradona, anzi, potrebbe addirittura metter fine all’esperienza di Rino sulla panchina azzurra, anche se dalla società (per quanto possa contare, visto che poi decide tutto De Laurentiis) fanno sapere che non è così. “Fa parte del nostro lavoro – ha sospirato Pirlo -. Mi spiace per Rino ma io penso ai miei problemi, dovremo cercare di far bene e vincere. Sarà una gara importante per entrambe le squadre, Napoli-Juve è sempre una grande partita e ci sono in palio punti fondamentali”.

È proprio così, perché se è vero che il tecnico bianconero è reduce da 7 risultati utili consecutivi tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa, lo è anche che ha un ritardo sulle milanesi da colmare, ragion per cui non può permettersi passi falsi. Inoltre sta per ricominciare la Champions, obiettivo numero uno di società e tifosi, e arrivarci con una vittoria aumenterebbe a dismisura autostima e morale. Dall’altra parte invece si respira un’aria pesantissima, figlia di un tracollo che, in questo breve scorcio di 2021, ha visto il Napoli sprofondare al sesto posto in classifica (assieme all’Atalanta), perdere la Supercoppa e uscire malamente dalla Coppa Italia. Ma i risultati sono solo una parte del problema, completato da un rapporto con De Laurentiis quasi irrecuperabile, da diverse prestazioni indifendibili e da una serie preoccupante di infortuni, che rendono il tutto ancor più complicato.

Qui, a dire il vero, anche la Juve ha qualcosa da dire, visto che questa sera le mancheranno Arthur (a rischio anche per il Porto), Ramsey e il solito Dybala (il ginocchio fa ancora male), ma Gattuso, senza Mertens, Koulibaly, Manolas, Hysaj, Demme e Ghoulam, è sicuramente messo peggio. Pirlo infatti ha comunque un ampio margine di scelta e questa sera dovrebbe optare per un 3-5-2 con Szczesny in porta, De Ligt, Chiellini e Danilo in difesa, Cuadrado, McKennie, Bentancur, Rabiot e Chiesa a centrocampo, Morata e Ronaldo in attacco. Guai un po’ in tutti i reparti invece per Gattuso, che si giocherà il tutto per tutto con un 4-2-3-1 con Ospina tra i pali, Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani e Mario Rui nel reparto arretrato, Bakayoko e Zielinski in mediana, Politano, Insigne e Lozano alle spalle dell’unica punta Osimhen.

Non ha di questi problemi Stefano Pioli, che dopo mesi di emergenza può finalmente sorridere. Con i rientri di Calhanoglu, Bennacer, Kjaer e Tonali, infatti, la rosa è quasi al completo, tanto che oggi la lista degli assenti sarà ridotta ai soli Brahim Diaz e Calabria (squalificato). Una bella boccata d’ossigeno prima di due settimane bollenti, che vedranno i rossoneri affrontare Inter e Roma in campionato e la doppia sfida con la Stella Rossa in Europa League. “Ora penso solo allo Spezia, squadra insidiosa che ci ha creato problemi già all’andata, il resto lo vedremo lunedì – ha glissato Pioli -. Ora possiamo fare tante scelte, abbiamo due giocatori per ruolo e questo ci aiuterà, ma dobbiamo restare umili e continuare a confermare le nostre qualità. Non bisogna sognare, ma fare il massimo, anche se la parola scudetto, da parte mia, non la sentirete fino a maggio…”.

Anche lui però, scaramanzia a parte, sa bene che l’asticella si è alzata e che partite come quella odierna, contro squadre piccole ma in salute (la vittoria sul Sassuolo di sabato scorso lo dimostra), non si possono più sbagliare. A disturbare un po’ l’ambiente c’è invece la questione rinnovi, con i casi Donnarumma e Calhanoglu ancora in stand by nonostante il contratto in scadenza tra soli 4 mesi: il club vuole tenerli, loro vogliono restare, ma di mezzo ci sono tanti, tantissimi soldi, con una forbice tra domanda e offerta ancora troppo ampia per sbilanciarsi, in un senso o nell’altro. Questo però è un pensiero della società, non certamente di Pioli, concentratissimo sullo Spezia e su un match da vincere a tutti i costi.

Al Picco vedremo il miglior 4-2-3-1 possibile con Donnarumma in porta, Dalot, Kjaer, Romagnoli e Hernandez in difesa, Bennacer e Kessié a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Leao (favorito su Rebic) alle spalle di Zlatan Ibrahimovic. Italiano risponderà con il consueto 4-3-3 con Provedel tra i pali, Vignali, Chabot, Erlic e Bastoni nel reparto arretrato, Sena, Saponara e Maggiore in mediana, Gyasi, Agudelo e Verde nel tridente offensivo.

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