Un futuro accordo sul congelamento della produzione di petrolio “è ancora possibile” e “ci aspettiamo che possa essere raggiunto”. Lo ha detto il ministro dell’energia della Russia, Alexander Novak, parlando alla tv di Stato all’indomani del fallimento del vertice di Doha tra i Paesi produttori di petrolio.
Nella mattinata di ieri l’intesa sembrava a portata di mano, poi l’Arabia Saudita ha irrigidito la sua posizione: niente sconti a Teheran che ha ribadito di non voler congelare la produzione prima di raggiungere i livelli di export precedenti l’embargo.
“Ci dispiace che alcuni Paesi Opec abbiano cambiato idea”, ha detto Novak riconoscendo che “il mancato accordo sulla produzione sta avendo effetti negativi sulle quotazioni”.
Il ministro, tuttavia, ha assicurato che ci saranno ulteriori consultazioni ad aprile e a maggio.
