Ai primi posti ci sono i militari, poi i vigili del fuoco, i piloti d’aereo, gli organizzatori di eventi e i manager aziendali. Ma nella top ten stilata da Forbes sui mestieri più stressanti del 2014, all’ottavo posto, davanti a poliziotti e tassisti, compare anche quello del giornalista.
Non solo perché, tra le dieci citate, quella del “newspaper reporter” è la seconda professione peggio pagata (36mila dollari annui in media negli Usa, probabilmente ancora meno in Italia), ma soprattutto perché “in tempi di austerità sta aumentando la pressione per produrre contenuti multimediali, e competere con la fulminea tempestività dei social media e della pletora di blog è sempre più complicato”.
Altro che casta, dunque, il giornalista in tempi di crisi è sempre più sotto tensione. “Oltretutto in molti casi, e sempre più spesso per necessità, il reporter si ritrova a fare l’inviato di guerre o eventi ad alto pericolo, correndo pertanto gli stessi rischi di militari e poliziotti ma senza essere pertanto adeguatamente remunerato”. In America infatti il salario medio del poliziotto è di 55mila dollari annui e quello di un generale dell’esercito di quasi 200mila dollari. Si consolino però i giornalisti: un soldato semplice guadagna solo 29mila dollari all’anno, anche negli Usa.
