Armi e munizioni. Semplice e diretto. Ecco il perché del tour europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Prima Roma, Berlino, Parigi e ora Londra. A parte il faccia a faccia con Papa Francesco, il cui colloquio è stato ovviamente differente, tutti gli incontri con i leader europei avevano lo scopo di rinsaldare l’alleanza con i principali Paesi d’Europa, ma soprattutto ottenere più armamenti e aerei da combattimento. Eppure, la sua richiesta di ottenere caccia moderni resta senza risposte. Nonostante ciò, Zelensky conta di avere abbastanza aiuti militari per lanciare la controffensiva. “Ancora qualche visita e sarà sufficiente”, ha detto il capo della resistenza ucraina.
Domani sarà anche presente al summit del Consiglio d’Europa di Reykjavik (16-17 maggio), la cui importanza è testimoniata dal fatto che è appena il quarto vertice dei capi di Stato e di governo dei 46 membri dalla fondazione dell’istituzione (1949) che promuove pace, democrazia, stato di diritto, difesa dei diritti fondamentali. E tra i temi che saranno affrontati ovviamente c’è la guerra in Ucraina.
Ursula von der Leyen: “Pieno sostegno al piano di pace di Zelensky”
“Al summit si discuterà come rendere la Russia responsabile per la guerra in Ucraina e l’Ue promoverà l’istituzione di un registro sui danni provocati da Mosca nel corso del conflitto”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – nella conferenza stampa assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sui prossimi impegni internazionali – aggiungendo di essere favorevole a un tribunale specifico per trattare i crimini di aggressione, “creeremo anche un registro dei danni.”, ha spiegato la presidente della Commissione.
“Mi aspetto che i leader si radunino dietro a questo, mi aspetto anche che i leader si radunino dietro ai miei principi fondamentali. Il primo è che continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario. E il secondo principio è che niente deve essere fatto sull’Ucraina senza l’Ucraina e vuol dire forte sostegno per il piano di pace del presidente Volodymyr Zelensky. Un impegno che sarà ribadito al G7″, ha concluso von der Leyen.
Ma cosa è riuscito ad ottenere Zelensky dal suo tour europeo? Moltissime armi in più.
L’incontro con Sunak: il Regno Unito invierà missili e droni da combattimento
il primo ministro britannico Rishi Sunak ha confermato al leader ucraino l’ulteriore fornitura da parte del Regno Unito “di centinaia di missili di difesa aerea e ulteriori sistemi aerei senza pilota, tra cui centinaia di nuovi droni d’attacco a lungo raggio con una portata di oltre 200 km”. L’annuncio arriva da un comunicato di Downing Street. “Questi saranno tutti consegnati nei prossimi mesi mentre l’Ucraina si prepara a intensificare la sua resistenza all’invasione russa in corso”.
L’incontro con Scholz: nuovo pacchetto di aiuti militari da 2,7 miliardi
A Berlino, “il secondo contribuente più generoso al mondo dopo gli Usa”, Zelensky ha chiesto la partecipazione della Germania alla “coalizione dei caccia” per vincere contro Putin, con la promessa che l’Ucraina non attaccherà il territorio russo. Ma il cancelliere tedesco Scholz, che ha ribadito all’ospite pieno sostegno “fino a quando sarà necessario”, non si è sbilanciato su quello che rappresenta uno dei nodi più complessi e delicati della guerra alle porte dell’Europa e ha confermato un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina. All’interno troviamo carri armati, blindati e sistemi di difesa antiaerea, oltre ad un’ingente quantità di munizioni.
L’incontro con Macron: Parigi invierà carri armati leggeri
Zelensky era arrivato in Francia domenica sera per un colloquio con il suo omologo francese Emmanuel Macron che ha portato all’impegno della Francia di fornire ulteriori aiuti militari all’Ucraina, tra cui carri armati leggeri, veicoli blindati e addestramento per i soldati. “Nelle prossime settimane, la Francia addestrerà ed equipaggerà diversi battaglioni con dozzine di veicoli corazzati e carri armati leggeri, compresi gli AMX-10RC”, si legge in un comunicato congiunto diffuso dopo il bilaterale. Parigi sta inoltre concentrando i suoi “sforzi per sostenere le capacità di difesa aerea dell’Ucraina”.
Il presidente transalpino e Zelensky, dopo il bilaterale, hanno chiesto nuove sanzioni contro la Russia.
Zelensky prosegue il tour europeo: parte la missione cinese
Nel mentre Zelensky fa il suo tour europeo, è partita la missione del rappresentante speciale cinese Li Hui in Ucraina e in altri quattro Paesi per cercare una “soluzione al conflitto”. L’ex ambasciatore a Mosca visiterà anche la Russia, la Polonia, la Francia e la Germania. Il viaggio “esprime l’impegno della Cina a promuovere la pace e i negoziati”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin.