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Zelensky da Biden: ultimo appello al Congresso. “Sbloccate 60 miliardi, Putin è contro l’Europa libera”

Il presidente ucraino Zelensky prova convincere il Congresso Usa e l’opposizione repubblicana a sbloccare un pacchetto di aiuti per la guerra contro la Russia. In gioco c’è il destino futuro dell’Ucraina e secondo Zelensky anche dell’Europa

Zelensky da Biden: ultimo appello al Congresso. “Sbloccate 60 miliardi, Putin è contro l’Europa libera”

Vlodomyr Zelensky è negli Stati Uniti per un ultimo tentativo di ottenere sostegno e fondi per la lotta dell’Ucraina contro l’invasione russa. Accompagnato dal presidente Joe Biden, cercherà di convincere il Congresso, in particolare l’opposizione repubblicana, a stanziare nuovi fondi per contrastare l’aggressione russa. In ballo c’è un pacchetto di aiuti internazionali da circa 110 miliardi di dollari di cui 60 destinati a Kiev. Una missione difficile, con un elevato rischio di insuccesso.

Biden ha invitato Zelensky a Washington “per sottolineare l’incrollabile impegno degli Stati Uniti nel sostenere il popolo ucraino mentre si difende dalla brutale invasione della Russia”. I due leader parleranno “delle necessità urgenti dell’Ucraina e dell’importanza vitale del continuo sostegno degli Stati Uniti in questo momento critico”.

È la terza visita di Zelensky negli Stati Uniti dall’inizio dell’invasione russa. Il presidente ucraino è arrivato lunedì dopo aver partecipato all’insediamento in Argentina del neo-presidente Javier Milei.

La missione di Zelensky ha avuto inizio con un incontro con il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, il quale ha confermato l’impegno degli Stati Uniti nel sostenere l’Ucraina. E capita in un momento delicato per l’Europa: in settimana il Consiglio Ue è convocato per decidere se avviare le procedure di adesione dell’Ucraina all’Unione europea oltre che per affrontare il tema dell’aggiornamento del Patto di stabilità.

Da superare l’ostacolo repubblicano

Nonostante i fondi precedentemente approvati per Kiev si esauriranno entro la fine dell’anno, i nuovi finanziamenti sono attualmente bloccati dal Partito Repubblicano. Da settimane, l’amministrazione Biden sta facendo pressioni affinché il Congresso approvi un pacchetto di spese per la sicurezza da 111 miliardi di dollari, comprendente aiuti militari per l’Ucraina e Israele.

I Repubblicani si sono opposti fermamente ai nuovi aiuti, esprimendo scetticismo sulla loro efficacia e rilevanza chiedendo invece una nuova politica migratoria che blocchi l’ingresso di migranti clandestini dal Messico anziché fornire sostegno militare a Paesi lontani.

Biden ha sottolineato più volte l’importanza di impedire a Putin di ottenere la vittoria in Ucraina. “Non possiamo lasciare la vittoria a Putin. Se prende l’Ucraina non si fermerà lì. E se attacca un Paese della Nato avremo soldati americani che combattono contro soldati russi” aveva detto il presidente americano prima della bocciatura del pacchetto al Senato.

Zelensky nell’incontro al Congresso proverà quindi a superare le rimostranze repubblicane. Qui avrà incontri con un gruppo bipartisan di senatori e con lo Speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson.

Successivamente ci sarà l’incontro tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky nello studio ovale della Casa Bianca, seguito da una conferenza stampa congiunta alle 16.15 (22.15 in Italia).

Zelensky: “Putin deve perdere, guerra contro tutta Europa libera”

In un discorso lunedì alla National Defense University di Washington, Zelensky ha sottolineato che la politica non dovrebbe tradire i soldati ucraini e ha concordato con Biden sostenendo che la lotta ha implicazioni globali.

“La guerra della Russia contro l’Ucraina è in realtà una guerra contro tutta l’Europa libera” ha detto Zelensky nel suo intervento aggiungendo che “Putin vuole dividere l’Europa per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino. I ritardi a Capitol Hill sono quello che vuole Vladimir Putin. Quando il mondo libero esita, è allora che le dittature festeggiano e maturano le loro ambizioni più pericolose. Quei ritardi gli fanno credere che la libertà e la democrazia siano al collasso” ha detto ancora Zelensky sostenendo che Putin “sta cercando alleati all’estero e anche negli Usa, con la disinformazione”, ma “Putin deve perdere” ha concluso il presidente ucraino.

Ucraina: 900 milioni dal FMI

Durante la sua visita negli Stati Uniti, il presidente ucraino Zelensky ha incontrato la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, esprimendo gratitudine per la decisione del Consiglio esecutivo del FMI di stanziare una tranche di 900 milioni di dollari come parte di un prestito a lungo termine in corso.

Georgieva ha dichiarato di essere orgogliosa degli obiettivi raggiunti dall’Ucraina nonostante le difficoltà circostanti. L’Ucraina, ha detto, “ha ottimi indicatori. Prevediamo che la crescita del Pil dell’Ucraina sarà del 4,5% quest’anno. Nel terzo trimestre di quest’anno, il Pil è cresciuto del 9,3% rispetto al terzo trimestre del 2022, il che è semplicemente incredibile. L’inflazione è scesa bruscamente al 5,1% a novembre, un sogno per molti paesi che non sono in guerra”.

Ue pronta a sostenere Kiev anche senza Orban

Ieri gli ambasciatori dell’Unione Europea si sono riuniti ieri per discutere del 12° pacchetto di sanzioni. Secondo una fonte diplomatica Ue si è “molto vicini a un accordo, un punto resta difficile per alcune delegazioni, che continueranno a negoziare nelle prossime ore. L’obiettivo è e resta quello di raggiungere un consenso prima del Consiglio europeo”.

Nel prossimo Consiglio Europeo del 14-15 dicembre si parlerà dell’avvio dei colloqui di adesione all’Ue dell’Ucraina. Lo scoglio da superare è il veto dell’Ungheria di Orban all’ingresso di Kiev. Con il nuovo primo ministro polacco Donald Tusk anziché Mateusz Morawiecki il leader ungherese potrebbe essere teoricamente più isolato.

“Serve che l’Ue continui a sostenere l’Ucraina, bisogna lavorare per una soluzione comune. Se non sarà possibile andare avanti a 27 allora dovremo farlo a 26 ma il sostegno a Kiev non puo fermarsi” ha detto il presidente del Ppe Manfred Weber nel corso del briefing con la stampa, rispondendo ad una domanda sull’opposizione del Premier ungherese Viktor Orban.

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