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Welfare aziendale: la classifica dei servizi più diffusi in Italia

Secondo una ricerca presentata da MetaManagement (slide allegate in Pdf) a sorpresa la previdenza integrativa e la sanità complementare, pur essendo i campi d’azione che compaiono più spesso nei contratti collettivi, non sono nemmeno nella top-3 degli interventi a maggior tasso di diffusione generale.

Welfare aziendale: la classifica dei servizi più diffusi in Italia

La medaglia d’oro va alla categoria formazione e sostegno alla mobilità, seguita dalle assicurazioni per dipendenti e famiglie. Completa il podio il sostegno economico ai lavoratori mentre, a sorpresa, la previdenza integrativa e la sanità complementare si collocano solo al quarto e al quinto posto. È questa la top-5 delle misure di welfare aziendale più diffuse in Italia. A rivelarlo è una ricerca presentata da Luciano Consolati, Ad della società di consulenza MetaManagement, nel corso del convegno “La contrattazione in industry 4.0” organizzato a Milano da Adecco Italia e dalla Fondazione Kuliscioff.

Stando alla rilevazione, le misure di formazione e sostegno alla mobilità hanno una percentuale di diffusione del 64,1%, seguita dal 53% delle assicurazioni e dal 46,2% del sostegno economico. I dati relativi a previdenza e sanità, invece, si attestano rispettivamente al 40,4 e al 38,8%.

Completano la classifica delle 10 misure di welfare aziendale più diffuse gli interventi in sicurezza e previsioni incidenti (38%), quelli in pari opportunità e sostegno ai genitori (18,5%), il welfare allargato al territorio (15%), l’integrazione sociale dei soggetti deboli (14,1%) e – incredibilmente ultima – la conciliazione vita/lavoro (4,9%).

Fin qui i dati della diffusione generale. Se però spostiamo la lente su quali misure di welfare vengano adottate in applicazione di contratti di categoria, la graduatoria cambia radicalmente. In questo caso, la previdenza integrativa si piazza al primo posto con il 78,2%, seguita dalla sanità complementare (74,4%) e dalla prevenzione degli incidenti (47,1%). Le assicurazioni per dipendenti e famiglie vengono sottoscritte a norma di contratti collettivi nel 45,9% dei casi, mentre la formazione e il sostegno alla mobilità si fermano al 45,5%.

L’altra faccia della medaglia sono le misure che le aziende decidono di offrire autonomamente ai propri dipendenti, a prescindere dai contratti di categoria e dagli eventuali accordi integrativi con i sindacati. Rientrano in questa tipologia la quasi totalità degli interventi di welfare allargato al territorio (98,6%) e la grande maggioranza delle misure in favore della conciliazione vita/lavoro (87,7%), seguite da quelle per l’integrazione sociale dei soggetti deboli (71,1%).


Allegati: Contrattare il Welfare in azienda

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