Netflix in caduta libera a Wall Street. Il titolo del colosso dello streaming video cede il 14% a 84,96 dollari, il livello più basso dall’8 febbraio, dopo la pubblicazione di una trimestrale deludente, soprattutto dal punto di vista degli utenti.
Se il titolo chiudesse a questi livelli, considerando che in circolazione ci sono 428,3 milioni di azioni, le vendite provocherebbero una perdita di capitalizzazione per quasi sei miliardi di dollari.
Netflix ha chiuso il secondo trimestre del 2016 con 1,68 milioni di utenti in più, di cui 1,52 milioni fuori dagli Stati Uniti e 160.00 sul mercato interno. I dati registrati risultano sotto le attese degli analisti, ma la società ribadisce il target del break even per il 2016 e un utile nel 2017.
La concorrenza “non sta rallentano la crescita” afferma Netflix, impegnandosi a ridurre le perdite a livello internazionale.
Nello stesso periodo di riferimento, i ricavi si sono assestati a 2,11 miliardi di dollari, contro gli 1,65 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente ed esattamente in linea con le attese. Per quanto riguarda gli utili, il colosso dello streaming Usa ha registrato 9 centesimi per azione, contro i 6 centesimi dello stesso periodo del 2015, battendo il consensus fissato a due centesimi per azione.
