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Vw: 11 mln di auto truccate, anche l’Italia si muove

Il ministero dei Trasporti italiano avvia un’indagine con Volkswagen e il principale omologatore sul caso della manipolazione dei motori diesel – La società accantonerà 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per far fronte ai costi dello scandalo.

Vw: 11 mln di auto truccate, anche l’Italia si muove

Volkswagen ammette di aver truccato le emissioni di 11 milioni di veicoli diesel nel mondo e annuncia che accantonerà 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per far fronte ai costi dello scandalo. Queste risorse serviranno a finanziare le misure necessarie per “recuperare la fiducia dei clienti”. Inoltre il gruppo rivedrà l’obiettivo di utile per l’esercizio in corso dello stesso ammontare. Il gruppo automobilistico assicura in una nota che “sta lavorando intensamente per eliminare” le discrepanze di emissione fra i risultati dei test condotti in fabbrica e le misurazioni effettive su strada per i veicoli con motori del tipo EA 189.

“Volkswagen non tollera alcun tipo di violazione delle leggi sotto qualunque forma” e la prima priorità del board aziendale, sottolinea il comunicato, è riguadagnare la fiducia perduta presso i suoi clienti: “Il Gruppo terrà informato il pubblico sull’ulteriore progresso delle indagini in maniera costante e trasparente”.

Intanto, anche il ministero dei Trasporti italiano avvia un’indagine con Volkswagen e il principale omologatore sul caso della manipolazione dei motori diesel. Il ministero, spiega una nota, oggi interpellerà sull’accaduto sia il KBA (Kraftfahrt-Bundesamt), soggetto terzo, il maggiore omologatore delle auto in questione, sia il costruttore per chiedere se il medesimo illecito avvenuto negli Usa, dove vigono però regole differenti per la omologazione, sia praticato su omologazioni della stessa autorità tedesca per l’Europa e se i veicoli siano stati commercializzati in Italia. Nella lettera rivolta al KBA si esprime “preoccupazione in merito all’accaduto, in relazione alla protezione dell’ambiente ed alle possibili ripercussioni sul sistema di omologazione dei veicoli, vigente nell’Unione europea”.

La Francia ha sollecitato un’inchiesta “a livello europeo” dopo la rivelazione che la casa automobilistica tedesca installava su determinati modelli diesel un programma per ingannare i controlli anti-inquinamento negli Stati Uniti. Secondo il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, è necessaria un’inchiesta “a livello europeo” per “tranquillizzare” i cittadini e anche controllare le altre case automobilistiche europee

Da Bruxelles prendono tempo ma alzano la guardia. “Andremo in fondo”, ha fatto sapere la Commissione Ue, e ancora: “E’ prematuro dire se sia necessaria qualsiasi misura di sorveglianza specifica anche in Europa e se i veicoli Volkswagen venduti in Europa abbiano lo stesso difetto. Stiamo comunque prendendo in esame la questione molto sul serio. Siamo in contatto con l’azienda e l’Agenzia Usa per l’Ambiente (Epa)”, ha annucniato Lucia Caudet, portavoce per il Mercato Interno. Che ha aggiunto: “Per il bene dei nostri consumatori e dell’ambiente, abbiamo bisogno di avere la certezza che l’industria rispetti scrupolosamente i limiti sulle emissioni delle auto”. L’Ue ha convocato una riunione delle motorizzazioni nazionali.

A metà giornata il titolo in Borsa di Vw perde il 20,13%, dopo il -19% registrato ieri in chiusura.  

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