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Vodafone, arriva l’Ipo delle Torri: la più grande in Europa

La fascia di prezzo dell’Ipo di Vantage Towers è stata fissata tra 22,5 e 29 euro per azione, per una capitalizzazione tra 11,4 e 14,7 miliardi – Vodafone punta a raccogliere fino a 2,8 miliardi

Vodafone, arriva l’Ipo delle Torri: la più grande in Europa

Tutto pronto per la quotazione di Vantage Towers, la società delle torri di Vodafone che sbarcherà a Francoforte “intorno al 18 marzo” a conclusione della fase di collocamento istituzionale che terminerà il 17 marzo. I numeri rivelati fin qui non lasciano dubbi: sarà la più grande Ipo dell’anno in Europa e il maggior collocamento per il settore delle Tlc addirittura dal 2014. 

Mercoledì 9 marzo il colosso britannico della telefonia ha fissato la fascia di prezzo dell’Ipo che sarà compresa tra 22,5 e 29 euro per azione. Complessivamente Vodafone metterà sul mercato una quota compresa tra il 19 e il 25% del capitale, puntando a raccogliere fino a 2,8 miliardi di euro per una capitalizzazione che sarà compresa tra 11,4 e 14,7 miliardi di euro, cifre in entrambi i casi molto più basse rispetto ai 20 miliardi previsti lo scorso anno, quando l’idea della quotazione in Borsa ha cominciato a circolare. Gli introiti, secondo quanto annunciato, serviranno per ripagare i debiti della società madre. 

A pochi giorni dalla quotazione gli acquirenti non mancano. Digital Colony e RRJ, due fondi di investimento, hanno già concordato di comprare rispettivamente 500 milioni di euro e 450 milioni di euro delle 88,9 milioni di azioni in offerta. 

Con lo sbarco in Borsa, Vantage Towers, che conta su 82mila torri dislocate in 10 mercati (incluse le joint venture Inwit con Tim e Cornerstone in Uk), diventerà dunque la principale concorrente della spagnola Cellnex che attualmente detiene la leadership nel mercato europeo delle torri. Un mercato che negli ultimi mesi ha registrato un grande fermento, con operazioni di consolidamento e possibili fusioni in vista dell’adozione su larga scala del 5G. 

Ricordiamo che nei primi nove mesi dell’esercizio 2020-21 (che si chiude a marzo) l’ebitda adjusted di Vantage è pari a  394 milioni (513 milioni nel proforma dell’esercizio 2019-20) per un ebitda margin adjust del 54%, mentre l’ebitda adjusted aggregato del 2019-20 e’ stato di 730 milioni. La politica dei dividendi prevede la distribuzione del 60% del free cash flow ricorrente, includendo anche i dividendi derivanti dalle joint venture, e la prima cedola sarà pagata a luglio 2021 per un ammontare complessivo di 280 milioni di euro. Nel medio termine la società delle torri punta a una crescita di ricavi “mid-single digit”, come media annua composta, e a un margine ebitda con una percentuale tra il 55% e il 59%, mentre la guidance per la crescita media annua del free cash flow ricorrente e’ “mid-to-high single digit” (5%-9%). L’obiettivo di leva finanziaria (come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed ebitda) e’ di 4x. 

Sulla Borsa di Londra, Vodafone guadagna lo 0,13%, mentre a Milano continua il rally di Inwit: dopo il +5,6% segnato nella seduta di lunedì e il +3,3% di ieri, il titolo sale dell’1,25% a 8,935 euro. A Madrid, Cellnex sale invece dell’1,7% a 42,47 euro.

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