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Vivendi ci ripensa: ora vuole il 20% di Premium e il 15% di Mediaset. Verso causa miliardaria

Il Biscione informa che ieri “l’amministratore delegato di Vivendi ha comunicato che il gruppo non intende comunque onorare il contratto stipulato” e potrebbe ricorrere a vie legali – Il pomo della discordia riguarderebbe i tempi per portare a break even la pay tv italiana – Titolo di Mediaset in caduta libera a Piazza Affari

Vivendi ci ripensa: ora vuole il 20% di Premium e il 15% di Mediaset. Verso causa miliardaria

Dalla Francia arriva un duro colpo per Mediaset. Dopo una lunga trattativa e un accordo ormai raggiunto, Vivendi fa marcia indietro sull’affare Premium e punta a salire più del previsto nel capitale del Biscione.

Il gruppo di Cologno Monzese spiega in una nota di aver ricevuto lunedì dal gruppo di Vincent Bolloré uno schema alternativo dell’operazione: resta confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi con il 3,5% di Mediaset, ma i francesi propongono adesso di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium (rispetto al 100% originariamente concordato) e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile, mentre l’accordo iniziale prevedeva che Vivendi potesse salire solo fino al 5% del capitale in tre anni.

Mediaset fa sapere inoltre che il Cda del 28 luglio per l’approvazione della relazione semestrale “prenderà ufficialmente posizione su detta proposta e sulla gravissima comunicazione dell’Ad di Vivendi”. Il gruppo, conclude, è fermamente determinato a far valere ogni proprio diritto in ogni sede. Sembra dunque probabile che il Biscione decida di ricorrere a vie legali, intraprendendo una causa a parecchi zeri. In base ai calcoli, l’azienda di Cologno Monzese potrebbe chiedere un risarcimento danni compreso tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro.

La lettera di Vivendi, si legge nella nota, “elude un riscontro puntuale ad un’intimazione rivoltale da Mediaset ad adempiere ai propri obblighi contrattuali – finora inadempiuti – in primo luogo quello di notificare tempestivamente l’acquisto del controllo di Mediaset Premium alla Commissione Antitrust della Ue”.

Il Biscione informa inoltre che ieri “l’amministratore delegato di Vivendi ha verbalmente comunicato che Vivendi non intende comunque onorare il contratto stipulato. La comunicazione di Vivendi costituisce per Mediaset una novità assoluta e non concordata. Rappresenta una palese contraddizione con gli impegni assunti da Vivendi mediante il contratto firmato l’8 aprile scorso, concluso dopo lunghe trattative con l’approvazione di tutti gli organi competenti di entrambe le parti”.

Da parte sua, il management di Vivendi ritiene che ci siano delle “differenze significative nell’analisi dei risultati di Mediaset Premium” che puntava ad acquisire e nonostante questo ha confermato “la sua volontà di costruire un’alleanza strategica con Mediaset – scrive il colosso francese in una nota –. Il gruppo ha fatto ieri una proposta per trovare un nuovo accordo in termini differenti e per proseguire le trattative”.

Immediato il riflesso sul titolo in Borsa di Mediaset, che in apertura è stato sospeso per eccesso di ribasso, per poi venire riammesso in calo 14,55%, a 2,76 euro.

Secondo indiscrezioni raccolte da Radiocor, l’ultimo incontro fra le due società per discutere le prospettive di Premium si sarebbe svolto due settimane fa a Parigi. Durante l’appuntamento il management di Vivendi avrebbe approfondito le potenzialità del piano industriale della pay-tv rilevando l’estrema difficoltà di portare nel medio termine a break even la tv a pagamento ed esprimendo quindi molti dubbi sulla possibilità di ristrutturare l’asset.

A questo confronto sarebbe potuto seguire uno scambio di proposte e controproposte per modificare alcuni termini dell’accordo annunciato un primavera, ma tra le parti è calato il gelo.

Dopo aver accusato perdite per 83 milioni nel 2015, Premium ha registrato un rosso di 65 milioni nel primo trimestre 2016, ma l’azienda nei suoi documenti ha sottolineato che si tratta di numeri in linea con il budget. I dubbi di Vivendi, dopo la confirmatory due diligence sui numeri che si è conclusa nelle scorse settimane, riguarderebbero dunque la possibilità di approntare un piano che porti in pareggio in tempi ragionevoli Premium. Secondo i piani di Mediaset invece il break even è programmato per il 2017.

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