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Visa e Mastercard puntano ad aumentare le commissioni sulle carte di credito negli Usa, ma in Italia….

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, le banche emittenti di carte di credito e i loro partner di rete sono pronti ad aumentare le commissioni applicate negli Usa agli esercenti già a partire da ottobre

Visa e Mastercard puntano ad aumentare le commissioni sulle carte di credito negli Usa, ma in Italia….

Visa e Mastercard si stanno preparando ad aumentare le commissioni sulle carte di credito. Queste reti di carte sono i due maggiori operatori del settore. A riportare la notizia il Wall Street Journal, secondo cui gli aumenti dovrebbero avvenire tra ottobre e aprile.

Secondo quanto riportato da Cmspi, una società di consulenza che lavora con gli esercenti, tali aumenti comporterebbero per gli esercenti un aumento di circa 502 milioni di dollari all’anno. Circa la metà dell’aumento sarà destinata agli acquisti online, mentre il resto riguarderà gli aumenti delle cosiddette commissioni di interscambio, o “swipe fee”, pagate dai commercianti ogni volta che un cliente effettua un pagamento con carta di credito.

La contesa fra le reti di carte e i commercianti

L’economia delle commissioni interbancarie è in gran parte nascosta ai clienti. Ma le commissioni sono una delle principali fonti di contesa tra le reti di carte e i commercianti, sia grandi che piccoli. E mentre in Italia si lavora per ridurre le commissioni sulle transazioni fino a 30 euro, negli Usa potrebbero addirittura aumentare.

Se l’aumento delle commissioni per le società di carte di credito dovesse essere approvato, aumenterebbe quelle che sono già delle commissioni significative pagate dagli esercenti. Il Nilson Report, una società di ricerca del settore, ha stimato che le commissioni pagate dagli esercenti ammontavano a 93 miliardi di dollari l’anno scorso, rispetto ai 33 miliardi di dollari del 2012, come riporta il Wall Street Journal.

Ma a pagare potrebbero essere gli acquirenti, se i commercianti li trasferissero ai clienti attraverso l’aumento dei prezzi, in un momento in cui l’alta inflazione sta già facendo sentire il suo peso.

La mossa del Congresso

Per quanto riguarda l’uso di queste tariffe, Visa, Mastercard e le grandi banche sostengono che “servono a coprire i costi legati alla prevenzione delle frodi e all’innovazione”, spiega il quotidiano. Spesso, le banche utilizzano le entrate derivanti dalle swipe fee per finanziare i programmi a premi delle carte di credito. Tuttavia, l’impatto di queste tariffe è entrato nel mirino del Congresso americano, che ha recentemente riproposto una legge che consentirebbe ai commercianti di processare molte carte di credito Visa e Mastercard tramite reti alternative, con l’obiettivo di ridurre le tariffe che i commercianti devono pagare.

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