Via libera della Commissione Giustizia e Affari costituzionali della Camera al ddl corruzione.
Il ministro della Giustizia, Paola Severino, al termine dell’incontro con i partiti della maggioranza ha espresso la propria soddisfazione: “Fatti molti passi avanti“.
Quando si è arrivati al momento del voto, si sono espressi a favore il Partito Democratico, la Lega e l’Udc. Si è astenuto invece il Pdl.
Per quanto riguarda la “corruzione per l’esercizio della funzione“, nel testo si legge: “”Il pubblico ufficiale, che per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri indebitamente riceve per sé o per un terzo denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Le parole nuove che sono state inserite nel corso della riunione tra tecnici e guardasigilli sono ‘per’ e ‘indebitamente’.
Relativamente al “traffico di influenze illecite“, invece, chiunque “sfruttando” relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di pubblico servizio, indebitamente promette denaro o “altro vantaggio patrimoniale”, come parcella per la propria prestazione “illecita”, ovvero per remunerare il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, è punito con la reclusione da uno a tre anni. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o “altro vantaggio patrimoniale”.
La pena è aumentata e il soggetto, che indebitamente fa dare o promettere a sé o ad altri denaro o “altro vantaggio patrimoniale” riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio. Le pene sono inoltre aumentate se i fatti sono commessi in relazione all’esercizio di attività giudiziarie. In caso di fatti di scarso peso, la pena è ridotta.
