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Vertice Ue, rafforzato legame riforme-flessibilità

L’ultima versione delle conclusioni del Consiglio parla di “un’attenzione particolare alle riforme strutturali che rafforzano la crescita e migliorano la sostenibilità di bilancio, facendo miglior uso della flessibilità prevista dalle regole attuali del patto di stabilità”.

Vertice Ue, rafforzato legame riforme-flessibilità

“Dovrebbe essere data un’attenzione particolare alle riforme strutturali che rafforzano la crescita e migliorano la sostenibilità di bilancio, facendo miglior uso della flessibilità prevista dalle regole attuali del patto di stabilità”. Questa la formulazione concordata dai tecnici al seguito dei capi di Stato e di Governo della Ue, che, riuniti in Belgio per un summit cruciale nel corso del quale dovranno anche eleggere il nuovo presidente della Commissione, cercano ancora un compromesso tra il fronte di chi chiede maggiore flessibilità nell’interpretazione del Fiscal compact (capeggiato dal premier italiano Matteo Renzi e dal presidente francese François Hollande) e il fronte dei renitenti ad aprire una nuova fase che compensi il rigore con il sostegno alla crescita attraverso il rilancio degli investimenti (capeggiato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel). 

Nella versione precedente, le conclusioni del Consiglio ci si limitavano a indicare la necessità di “promuovere” le riforme strutturali con “una valutazione più integrate delle misure di bilancio e di riforma strutturale”. E’ stato dunque rafforzato il nesso tra riforme strutturali e uso dei margini di flessibilità nell’interpretazione delle regole europee di bilancio. Era stato Renzi a chiedere una nuova stesura del documento finale del Vertice. L’ultima parola sul testo spetterà ai Ventotto.

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