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Venti di guerra sulle Borse ma Wall Street tiene. Oggi cda bollente per Telecom Italia

Mercati finanziari stressati dalle tensioni internazionali ma Wall Street tiene e i futures indicano Borse europee in recupero – L’oro sfiora quota 1.080 l’oncia – Petroliferi in rialzo, compagnie aeree e turismo in difficoltà – Continua la corsa ai Btp – Gli occhi di Piazza Affari su Telecom in vista del board su Vivendi – JP Morgan promuove Generali

Venti di guerra sulle Borse ma Wall Street tiene. Oggi cda bollente per Telecom Italia

Le cattive notizie, sul fronte della geopolitica, non finiscono mai. I mercati finanziari, già sotto stress per la minaccia del terrorismo, hanno vissuto un’altra giornata ad alta tensione dopo l’abbattimento del jet russo sui cieli turchi. Ma la diga dei listini, per ora, ha retto grazie alla ripresa dei titoli petroliferi (+2,4% il comparto oil a Wall Street) anche se si moltiplicano i segnali classici della tensione: l’oro sfiora quota 1.080 dollari l’oncia (+0,4%). In forte calo i titoli delle compagnie aeree e delle società legate a viaggi e turismo.

Le aperture asiatiche confermano gli umori degli operatori. Tokyo segna un ribasso dello 0,5%: i verbali dell’ultima riunione confermano che la Banca centrale non intende aumentare gli stimoli all’economia. In rosso anche Hong Kong (-0,7%), Sidney e gli altri listini della regione. Fanno storia a sé le Borse cinesi, in moderato rialzo.

PETROLIFERI IN RIALZO. IN VISTA UN RIMBALZO IN APERTURA

La spinta dei petroliferi (Exxon +2%, Chevron +1,34%) ha consentito agli indici americani di chiudere in terreno positivo: Dow Jones e S&P 500 +0,1%, Nasdaq +0,3%. A Piazza Affari Eni ha chiuso in rialzo dello 0,5%, Saipem -0,5%, Tenaris -0,2%. E’previsto un avvio in moderata ripresa per i listini europei dopo le perdite di ieri. I futures segnalano: Londra +19 punti a 6.296; il Cac 40 a Parigi +8 punti a 4828; Francoforte + 19 pb a 10.952. In mattinata è previsto l’intervento di Jean-Claude Juncker sul terrorismo al Parlamento europeo. C’è attesa per l’indice della fiducia dei consumatori francesi.

MILANO -1,5%, CONTINUA LA CORSA AI BTP

E’ stato il Vecchio Continente a subire gli effetti più negativi della crisi sul confine sud orientale della Nato. Solo la tenuta di Wall Street ha permesso alle Borse di contenere le perdite nel finale. A Milano l’indice FtseMib è sceso dell’1,5%, la Borsa di Parigi ha perso l’1,4%, Francoforte -1,4%. Meglio Madrid -0,7% e Londra -0,4%. Nelle Borse europee tutti gli indici Stoxx di settore sono finiti in ribasso, ad eccezione del Petrolifero (+0,5%). L’indice Micex della Borsa di Mosca ha chiuso in ribasso del 3,1%, la Borsa di Istanbul è caduta del 4,4%, la lira turca perde lo 0,8% nei confronti del dollaro. 

L’avversione al rischio favorisce l’afflusso di capitali sul mercato obbligazionario. Il rendimento del Btp è sceso sotto 1,50%, lo spread cala sotto quota 100. Intanto il Bund tedesco a due anni scivola sotto -0,40%. Prendono il via stamane con i Ctz e i Bpei le aste del Tesoro. Domani tocca ai Bot a 6 mesi. Venerdì saranno offerti tra 3,75 e 5,25 miliardi di euro in Ccteu e Btp a cinque e 10 anni.

LA PAURA (E NOMURA) PESANO SU FERRAGAMO E TOD’S

L’acuirsi delle tensioni geopolitiche ha scatenato le vendite sui titoli legati ai viaggi, al turismo e ai beni di lusso. A Parigi Lvmh è scesa del 5,2%, a Londra Burberry ha accusato un calo del 3,5%. A Piazza Affari ha pesato anche la contemporanea uscita del report di Nomura sui titoli del settore. Ha perso terreno Ferragamo scesa del 4,4%. Gli analisti di Nomura hanno tagliato il target price della maison fiorentina a 24 euro dal precedente target di 27,8 euro, confermando il giudizio Neutral.

In terreno negativo anche Tod’s (-3,6%). Il broker giapponese ha preso posizione sull’acquisizione di Roger Vivier, marchio del lusso comprato da Tod’s dal suo primo socio, Diego Della Valle: la raccomandazione scende a Reduce da Neutral. Anche per SocGen il titolo è da vendere, con un giudizio Sell confermato e un target price che scende a 73 euro da 75 euro. 

Luxottica -3,4%, pur premiata da Nomura che ha deciso di ribadire la raccomandazione Buy, ritoccando il prezzo obiettivo a 68 euro da 60 euro. Moncler -3,5% dopo aver toccato un minimo a 13,86 euro. Prima della notizia dell’abbattimento dell’aereo russo, Nomura aveva ribadito la raccomandazione Buy con un target di 18,50 euro. In ribasso anche Cucinelli (-3%). Sotto tiro anche il settore viaggi: Autogrill, che realizza metà del fatturato con la ristorazione negli aeroporti americani, ha perso il 3%. 

BANCHE DEBOLI. JP MORGAN PROMUOVE GENERALI

Fra i titoli finanziari, le perdite più consistenti hanno riguardato l’asset management: Anima -3,6%, Mediolanum -2,9%, Azimut -3,1%. Deboli anche le banche nonostante la promozione del settore da parte di Fitch. Unicredit è scesa dell’1,4%, Intesa -1,2%, Monte Paschi-2,6%. Perdite superiori al 2% anche per Banca Pop. Milano -2,4% e Ubi -2,1%.

Generali arretra dell’1,5%. Gli analisti di JP Morgan hanno alzato sul titolo il prezzo obiettivo a 22 da 21 euro per riflettere le nuove previsioni sull’utile 2017. La raccomandazione resta overweight

PATUANO: TELECOM, MAI COSI’ BENE DA 10 ANNI

“L’azienda è nella sua condizione migliore degli ultimi dieci anni. Noi abbiamo un target price a 1,50 euro, ma alcune banche d’affari mi stanno proponendo un bond convertibile con un prezzo fissato a 2 euro e ad un tasso inferiore all’1%”, ha detto ieri Marco Patuano, ad di Telecom Italia, alla vigilia del Cda dedicato alla richiesta di Vivendi di quattro consiglieri in Consiglio nonostante le perplessità degli indipendenti. 

Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ha detto che la quota in mano a Vivendi (destinata a scendere con la conversione delle risparmio al 13,7%) non costituisce necessariamente una posizione dominante. Lunedì sera, in un’audizione al Senato, Patuano aveva dichiarato che dopo l’esito delle elezioni politiche in Argentina, la società era fiduciosa di “riuscire a perfezionare la cessione di Telecom Argentina”.

Giornata di cali sensibili anche per i titoli industriali: Prysmian -3%, Cnh Industrial -3,9% e Finmeccanica -2,3%.

SMALL, AVANZA SOLO CARRARO, GIU’ PIAGGIO

Al di fuori del paniere principale si è messa in luce Carraro (+2,7%). In terreno negativo Piaggio (-3,7%), Recordati (-3,5%) e Safilo (-3%). Lettera anche su Fincantieri (-1,97%): Banca Imi che ha ridotto la raccomandazione sull’azione da add a hold, con prezzo obiettivo che passa da 0,82 a 0,44 euro.

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