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Venezuela, l’ “aiuto” di Goldman Sachs

La banca d’affari ha acquistato con uno sconto del 69% bond che erano in mano alla Banca centrale venezuelana per 2,8 miliardi di dollari, prevedendo che la situazione del Paese possa migliorare – Si tratta di una scommessa altamente speculativa dalla quale Goldman spera di ricavare un sacco di soldi – L’opposizione a Maduro denuncia l’acquisto di “bond sporchi di sangue”

Venezuela, l’ “aiuto” di Goldman Sachs

Sarà anche vero che i soldi non hanno colore politico ma l’operazione lanciata dalla Goldman Sachs in Venezuela è di quelle destinate far discutere, soprattutto in un momento in cui il regime di Maduro sta precipitando il Paese sudamericano nella guerra civile e in una feroce dittatura.

Secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore, la banca d’affari americana ha acquistato – con uno sconto del 69% – bond della Pdvsa (il gigante petrolifero del Paese) che erano in mano alla Banca centrale venezuelana per un totale di 2,8 miliradi di dollari che danno ossigeno al regime di Maduro. Tanto più che Goldman Sachs ha poi acquistato altri bond emessi dal Venezuela per altri 700 milioni.

“Sono bond sporchi di sangue” accusa l’opposizione venezuelana a Maduro. Goldman Sachs si difende sostenendo che ha scommesso sul Venezuela perché pensa che la situazione sia destinata a migliorare ma è evidente che il suo unico scopo è quello di fare un sacco di soldi sull’onda della speculazione. È il suo mestiere ma l’effetto politico dell’operazione della Goldman Sachs non è neutro ed è politicamente censurabile.

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